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Flash News

UIF: rapporto sulle segnalazioni antiriciclaggio 2024

11 Giugno 2025
Di cosa si parla in questo articolo

UIF ha pubblicato il rapporto 2024 sulle segnalazioni antiriciclaggio di operazioni sospette (SOS), congiuntamente alla presentazione del rapporto da parte del Direttore Enzo Serata.

In continuità con quanto già avvenuto nel 2023 (cfr. rapporto del 2023), il rapporto UIF 2024 evidenzia come siano diminuite le segnalazioni antiriciclaggio.

Tale calo da parte di banche e Poste è stato parzialmente bilanciato dall’aumento delle SOS provenienti da professionisti, operatori in valuta virtuale, settore dei preziosi e alcuni IP/IMEL. Aumenti significativi si registrano tra le SOS inviate dagli operatori in valuta virtuale e dai soggetti operanti nel commercio di oro o nella fabbricazione e commercio di oggetti preziosi. In lieve crescita anche le segnalazioni delle Pubbliche amministrazioni, seppur ancora marginali. Aumentato il numero di SOS legate al finanziamento del terrorismo.

La Unità di Informazione Finanziaria (UIF) ha lavorato al miglioramento qualitativo delle segnalazioni antiriciclaggio tramite nuove schede di feedback e un sistema di monitoraggio più avanzato.

La contrazione delle SOS è stata compensata da una maggiore complessità delle casistiche e dall’impiego di tecniche di analisi di rete e aggregata: le modalità di riciclaggio si sono fatte più sofisticate, spesso con operatività transnazionale e uso di strumenti tecnologici innovativi, in particolare le criptoattività.

Le comunicazioni oggettive in contante sono lievemente calate, mentre le operazioni con Paesi a fiscalità privilegiata sono diminuite in modo significativo; sono aumentate le dichiarazioni di trasferimento di oro al seguito.

L’UIF ha sviluppato algoritmi predittivi per analizzare il rischio di infiltrazione mafiosa e casi legati alla pedopornografia.

Sono proseguiti i rapporti con FIU estere e autorità investigative, con un Protocollo con la Guardia di Finanza per rafforzare i controlli.

In ambito europeo, l’avvio dell’AMLA e la Mutual Evaluation del GAFI rappresentano passaggi chiave per l’evoluzione del sistema antiriciclaggio, come sottolineato altresì dal Direttore dell’UIF nella propria presentazione.

Di seguito, si riportano le aree individuate da UIF che hanno convogliato maggiori segnalazioni antiriciclaggio da parte degli operatori:

  • illeciti fiscali, che rappresentano oltre il 20% del flusso segnaletico complessivo, e sono relative, principalmente:
    • alle cessioni di crediti di imposta ex D.L. 34/2020 (c.d. decreto Rilancio)
    • all’operatività delle imprese “cartiere”, funzionali ad assicurare il conseguimento di vantaggi indebiti tramite l’emissione di fatture per operazioni inesistenti
  • misure pubbliche di agevolazione, con riferimento a fattispecie relative a finanziamenti assistiti da garanzia pubblica, concessi a beneficiari con profilo caratterizzato da diverse criticità; in particolare, nel 2024:
    • è aumentato il numero di segnalazioni riguardanti contesti connessi all’attuazione del PNRR
    • nel settore delle garanzie prestate in favore di PA sono emersi nuovi casi di fideiussioni contraffatte, rilasciate a diverse imprese spesso localizzate nella stessa area geografica, al fine di garantire il corretto adempimento di obbligazioni derivanti da rapporti contrattuali con vari enti pubblici
    • l’analisi di segnalazioni relative a possibili contesti di corruzione conferma la ricorrenza, in tali fattispecie, di articolati schemi operativi finalizzati a schermare la corresponsione di indebite utilità a esponenti politici o con incarichi apicali in PA, mediante l’interposizione di enti spesso esteri, con assetti proprietari non trasparenti e di difficile ricostruzione, o attraverso la realizzazione di operazioni immobiliari ravvicinate e complesse
  • criminalità organizzata, ove le fattispecie rappresentate riguardano principalmente:
    • in un terzo circa dei casi, operatività in contanti e contesti di frodi nelle fatturazioni con l’invio di provvista all’estero, verso v-IBAN o rapporti incardinati presso Stati del Sud Est asiatico, realizzate da reti di società e di soggetti i cui nominativi spesso sono presenti negli archivi della DNA
    • circa il 14% contesti di truffe (anche a mezzo SMS o WhatsApp), frodi informatiche e operatività in criptoattività
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