UIF (Unità di Informazione Finanziaria), ha pubblicato, con newsletter n. 4 del 2025, il rapporto sulle SOS correlate alle cripto-attività.
Dal 2024 le SOS relative all’uso di cripto-attività sono tornate a crescere grazie al contributo dei prestatori di servizi attivi nel comparto: l’aumento è dovuto all’incremento del flusso segnaletico dei VASP (Virtual Asset Service Provider), ascrivibile all’accresciuto numero di segnalanti attivi nel comparto che, per la prima volta, ha trasmesso la maggior parte delle SOS in argomento.
Tra le fattispecie più rilevanti in sede di analisi finanziaria sono emersi casi di:
- Truffe: l’acquisto di cripto-attività è realizzato spesso con fondi derivanti da varie tipologie di truffe, come romance scam, business email compromise, nel campo del trading online, schemi fraudolenti di tipo piramidale
- VASP “compromessi”: sono state riscontrate carenze nei presidi AML/CFT di alcuni VASP, tra cui l’assenza o l’incompletezza delle verifiche condotte sulla provenienza dei fondi ricevuti per conto dei loro clienti nonché sul profilo soggettivo di questi ultimi
- Vulnerabilità dei “canali digitali”: l’utilizzo di “canali digitali” per l’offerta al pubblico dei propri servizi da parte dei VASP (app per smartphone e browser) pone in luce sempre più spesso elementi di sospetto indicativi del possibile utilizzo dei wallet da parte di soggetti diversi dai legittimi titolari
- Darkweb e pedopornografia: diverse SOS riguardano trasferimenti di cripto-attività, solitamente di importo contenuto, a favore di indirizzi riconducibili a piattaforme del darkweb attive nella vendita di prodotti illegali tra cui, talvolta, materiale pedopornografico.
Infine, le SOS riferiscono di frequente di operatività compiute con ricorso a stablecoin (ovvero Cripto-attività il cui valore si mantiene stabile facendo riferimento a valute ufficiali o asset tradizionali), spesso ancorate al valore del dollaro americano, in luogo delle più tradizionali cripto-attività di tipo unbacked (come il BTC).