WEBINAR / 16 Settembre
Rischi climatici e ambientali: aspettative Banca d’Italia


Principali criticità e buone prassi per l'attuazione 2025

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Integrazione rischi climatici e ambientali: buone prassi per intermediari non bancari

31 Luglio 2025

Banca d’Italia ha pubblicato le principali evidenze campionarie e le nuove buone prassi, aggiornate a luglio 2025, che sono emerse in seguito all’attività di monitoraggio dell’Autorità sui piani d’azione relativi all’integrazione dei rischi climatici e ambientali nei processi aziendali degli intermediari non bancari, ai fini dell’allineamento alle aspettative di vigilanza.

Si ricorda che la nostra Rivista ha organizzato per il prossimo 16 settembre 2025, il webinar Rischi climatici e ambientali: aspettative Banca d’Italia – Principali criticità e buone prassi per l’attuazione 2025, che si soffermerà sulle migliori misure di attuazione delle aspettative di vigilanza relative ai rischi climatici e ambientali, da parte di banche e intermediari, anche alla luce delle buone prassi riscontrate.

Con comunicazione del 27/12/2022, Banca d’Italia aveva richiesto a tutti gli intermediari non bancari di predisporre e trasmettere un piano d’azione contenente gli interventi programmati, e le relative tempistiche, per un graduale allineamento delle prassi aziendali alle Aspettative di Vigilanza sui rischi climatici e ambientali, da concludere entro il 2025.

Nel 2024 è proseguita l’azione di monitoraggio degli interventi previsti dai piani, avviata nel 2023, con approfondimenti di carattere trasversale sull’attuazione dei piani attraverso una analisi approfondita di tutte le evidenze disponibili di un campione di intermediari.

L’analisi è stata svolta su 195 intermediari non bancari, rappresentativi dei diversi comparti di attività, tra cui:

  • società finanziarie iscritte nell’Albo ex art. 106 TUB
  • istituti di pagamento/IMEL
  • società di gestione del risparmio (SGR)
  • società di intermediazione mobiliare (SIM).

Nel documento qui pubblicato vengono quindi descritte le principali evidenze emerse dal monitoraggio, nonché alcune nuove buone prassi osservate, che integrano quelle già rilevate da Banca d’Italia; evidenze e buone prassi sono suddivise nelle seguenti aree tematiche:

  • Governance e organizzazione
  • Modelli di business e strategia
  • Gestione dei rischi
  • Disclosure.

Banca d’Italia comunica che nel 2025 la Vigilanza, anche in relazione all’approssimarsi del termine previsto per l’allineamento alle aspettative di vigilanza, sta proseguendo il monitoraggio dei piani di azione, intensificando il dialogo con gli intermediari.


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