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Antiriciclaggio e ruolo dei presidi giuridici di prevenzione

14 Luglio 2025
Di cosa si parla in questo articolo

UIF (Unità di Informazione Finanziaria presso Banca d’Italia) ha pubblicato, nell’ambito della collana dei Quaderni dell’antiriciclaggio, l’approfondimento n. 30 di luglio 2025, che raccoglie diversi scritti che riflettono sul ruolo che i presìdi giuridici di prevenzione possono svolgere nella tutela della legalità nel sistema economico.

In sintesi, i tre scritti offrono una visione multiprospettica della prevenzione come dimensione essenziale della tutela della legalità economica:

  • il primo saggio analizza la più recente riforma europea in materia di antiriciclaggio, ricostruendo l’architettura normativa e istituzionale delineata dal c.d. AML package del 2024: si evidenzia come questa riforma rappresenti un importante passo in avanti nella costruzione di un sistema sovranazionale di prevenzione del riciclaggio, fondato su un single rulebook e sull’istituzione di un’autorità centrale (AMLA
  • il secondo contributo, approfondisce i meccanismi concreti attraverso cui gli operatori economici sono chiamati a presidiare l’integrità del mercato: concentrando l’attenzione sulle imprese soggette agli obblighi antiriciclaggio, chiarisce che la prevenzione, in particolare, si configura come strumento essenziale per favorire il corretto esercizio dell’attività imprenditoriale e per promuovere le condizioni di un sano sviluppo dell’economia, per cui i i meccanismi di adeguata verifica della clientela, conservazione dei dati e segnalazione delle operazioni sospette, non rappresentano meri adempimenti burocratici, ma costituiscono veri e propri presìdi interni, funzionali alla loro protezione da infiltrazioni criminali
  • il terzo scritto, analizza comparativamente due istituti giuridici (antiriciclaggio e whistleblowing) che condividono la finalità di favorire l’emersione tempestiva di comportamenti illeciti, e consentono di cogliere un aspetto cruciale del sistema di prevenzione, ovvero l’importanza della collaborazione attiva dei soggetti che, per posizione o funzione, sono in grado di intercettare comportamenti anomali.

Un elemento unificante degli scritti pubblicati nel quaderno è la progressiva convergenza tra pubblico e privato nella tutela dell’integrità economica e il ruolo fondamentale della prevenzione dei fenomeni di riciclaggio e della criminalità economica, che, lungi dall’essere riservato alle autorità pubbliche, richiede necessariamente il coinvolgimento attivo e responsabile degli operatori privati e, in definitiva, di tutti i cittadini.

Questo coinvolgimento si declina in forme diverse:

  • applicazione degli obblighi di adeguata verifica e segnalazione
  • adozione di modelli organizzativi interni di prevenzione
  • partecipazione a meccanismi di whistleblowing.
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