L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), ha pubblicato i risultati di una revisione paritaria, in applicazione della Direttiva AIFMD (2011/61/UE), che ha coinvolto anche Banca d’Italia, sulla vigilanza posta in essere dalle Autorità nazionali sui soggetti depositari, in particolare circa i loro obblighi di vigilanza e custodia.
I depositari (siano essi enti creditizi o imprese di investimento) svolgono infatti un ruolo fondamentale nell’ecosistema della gestione degli investimenti e nella protezione degli investitori e nel regolare funzionamento di questo mercato: sono incaricati di fornire diversi servizi significativi, tra cui compiti di custodia e supervisione e monitoraggio dei flussi di cassa.
L’importanza dei depositari aumenta solo nei mercati finanziari caratterizzati da significativa volatilità e cambiamenti tecnologici; vi sono inoltre prove di una forte concentrazione di depositari in molti Stati membri, con un potenziale aumento del rischio sistemico nelle giurisdizioni in cui un numero limitato di depositari supervisiona una quantità considerevole di attività.
Nel complesso, la revisione paritaria ha rilevato l’istituzione di quadri fondamentali per la vigilanza dei depositari; tuttavia, ha anche riscontrato notevoli divergenze tra le giurisdizioni in termini di profondità e maturità degli approcci di vigilanza.
Mentre alcune autorità hanno dimostrato pratiche altamente sviluppate e granulari, altre hanno evidenziato aree di miglioramento.
Inoltre, sono emersi diversi risultati trasversali, tra cui:
- la necessità di un impegno di vigilanza più frequente e proporzionato al rischio associato, data la concentrazione dei depositari all’interno dei mercati delle ANC valutate e la loro potenziale rilevanza sistemica
- preoccupazioni circa la profondità e l’invasività delle valutazioni di vigilanza di diverse autorità nazionali in relazione ai depositari che affidano a terzi compiti significativi, tenendo presente l’obbligo dei depositari di svolgere autonomamente le attività di controllo
La revisione paritaria si è concentrata su cinque giurisdizioni: Repubblica Ceca (CNB), Irlanda (CBoI), Italia (Banca d’Italia), Lussemburgo (CSSF) e Svezia (SFSA), ed ha esaminato le prassi di vigilanza e di applicazione delle norme delle autorità nazionali competenti in aree chiave delle attività dei depositari.
ESMA raccomanda alle autorità nazionali competenti di migliorare il proprio approccio alla vigilanza sui depositari, in modo che i rischi insiti nelle loro attività siano adeguatamente identificati, valutati e mitigati: in particolare, si aspetta che tutte le autorità oggetto della peer review prendano in considerazione l’implementazione di un coinvolgimento più frequente e invasivo nei confronti delle entità a maggiore impatto e si avvicinino quindi a un vero e proprio approccio di vigilanza basato sul rischio.
La CBoI (IE), Banca d’Italia, la CSSF (LU) e la SFSA (SE), in particolare, devono quindi valutare più approfonditamente, attraverso l’esame di report campione, indicatori chiave di prestazione (KPI), contratti/SLA e ispezioni in loco presso i grandi fornitori di servizi, per garantire che le funzioni di vigilanza sui depositari non siano delegate e siano in linea con i criteri delineati nelle Q&A ESMA su questo argomento.


