ANAC, con delibera n. 478 del 26 novembre 2025, ha approvato le nuove Linee guida in materia di whistleblowing sui canali interni di segnalazione, ed ha altresì aggiornato, con delibera n. 479, in pari data, le proprie Linee guida sulla presentazione e gestione delle segnalazioni esterne.
Si ricorda che l’intervento regolamentare di ANAC si inserisce nel quadro normativo di cui al D. Lgs. 24/2023, il quale ha innovato la disciplina del whistleblowing, recependo la Direttiva (UE) 2019/1937 sulla protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione.
L’art. 10, in particolare, ha attribuito ad ANAC il compito di adottare, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del decreto, le linee guida relative alle procedure per la presentazione e la gestione delle segnalazioni esterne: tali linee guida sono quindi state adottate da ANAC con delibera n. 311/2023, e contengono altresì indicazioni e principi di cui gli enti pubblici e privati possono tener conto per i propri canali e modelli organizzativi interni.
A completamento ed integrazione delle stesse, ANAC ha quindi predisposto nuove Linee Guida con l’obiettivo di fornire indicazioni più approfondite circa le modalità di gestione dei canali interni di segnalazione, al fine di garantire un’applicazione uniforme ed efficace della normativa sul whistleblowing e di indirizzare i soggetti tenuti a darvi attuazione.
Le linee guida sul canale interno di segnalazione, pubblicate in esito alla consultazione pubblica avviata con il settore, disciplinano, in estrema sintesi:
- la disciplina del canale interno di segnalazione
- i requisiti e l’attività del gestore del canale interno di segnalazione
- le integrazioni e le modifiche ai codici di comportamento per le pubbliche amministrazioni, i soggetti pubblici e per quelli privati
- le attività di formazione e informazione per il personale, sia di quello che gestisce le segnalazioni, che di tutto il personale, interno ed esterno all’organizzazione.
Le linee guida contengono inoltre alcuni specifici approfondimenti:
- l’integrazione della disciplina del whistleblowing con il modello organizzativo 231
- la gestione del canale interno di segnalazione nei gruppi societari
- il ruolo e le attività degli enti del terzo settore in relazione alle misure di sostegno per l’attività dei segnalanti, come previsto dall’art. 18 del citato decreto.
Quanto alle linee guida sul canale esterno di segnalazione, ANAC ha integrato le stesse al fine di assicurare la coerenza dei contenuti con le indicazioni contenute nelle linee guida sul canale interno di segnalazione ed in esito ai contributi pervenuti con la consultazione pubblica, per superare alcune criticità segnalate dai soggetti tenuti ad applicare il D. Lgs. n. 24/2023.
Le modifiche e integrazioni, in estrema sintesi, concernono:
- la gestione e trattazione delle segnalazioni anonime
- l’istituzione dei canali si segnalazione adeguati
- i soggetti esterni – in caso di condivisione fra più enti dello stesso soggetto – cui si affida la gestione del canale di segnalazione
- gli obblighi delle amministrazioni/enti in caso di condivisione del canale di segnalazione fra più enti/amministrazioni
- la possibilità di trasmettere la segnalazione ad ANAC in caso di mancata attivazione del canale di segnalazione interno, in quanto non rientrante fra gli enti obbligati
Coerentemente con le modifiche, sono quindi stati integralmente modificati altresì gli allegati 2 “Istruzioni sulla trasmissione di segnalazioni” (nella parte relativa al procedimento di trasferimento che in quella relativa all’accreditamento di un utente di una organizzazione esterna, nonché con riferimento all’accesso alla segnalazione) 3 “Istruzioni sull’acquisizione di segnalazioni”, quest’ultimo con riferimento alla procedura per la trasmissione delle segnalazioni ad ANAC.
