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Semplificazione fiscale: le novità in Gazzetta Ufficiale

15 Gennaio 2024

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 9 del 12 gennaio 2024 il Decreto Legislativo 8 gennaio 2024, n. 1, recante la razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia fiscale.

Il Decreto legislativo attua i principi di cui all’art. 16, c. 1, della Legge delega n. 111 del 2023, contenente i princìpi ed i criteri direttivi per la revisione generale degli adempimenti tributari.

Sinteticamente, le disposizioni introducono norme dirette a modificare gli obblighi di dichiarazione per i contribuenti e per i sostituti d’imposta, nonché la relativa modulistica, ovvero gli adempimenti connessi al pagamento dei tributi, con riguardo anche alla riorganizzazione delle scadenze dei pagamenti e delle dichiarazioni.

Più in dettaglio, ecco le novità principali per i contribuenti:

  • E’ prevista, in via sperimentale, la possibilità per il contribuente di accedere alle informazioni in possesso dell’Agenzia delle entrate, ai fini della predisposizione della dichiarazione, che potranno essere così confermate o modificate.
  • Tutte le persone fisiche non titolari di partita IVA potranno avvalersi della dichiarazione dei redditi semplificata; in particolare, i contribuenti con un sostituto d’imposta tenuto a effettuare il conguaglio, potranno (come i contribuenti privi di sostituto d’imposta) chiedere direttamente il rimborso IRPEF all’Agenzia delle Entrate nonché effettuare i pagamenti delle imposte dovute con modello F24.
  • I sostituti d’imposta sono ora esonerati dall’obbligo di rilascio della certificazione unica per contribuenti che applicano il regime forfettario ovvero il regime fiscale di vantaggio.
  • Il depositario delle scritture contabili potrà comunicare direttamente (previa precedente comunicazione al contribuente) all’Agenzia delle entrate la cessazione dell’incarico di tenuta delle scritture stesse.
  • Vengono resi disponibili alle imprese ed ai lavoratori autonomi gli elementi e le informazioni già in possesso dell’Agenzia delle entrate, semplificando la compilazione del Modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini degli Indici sintetici di affidabilità fiscale-ISA per tali contribuenti.
  • Viene ampliata a 100 euro la soglia all’interno della quale è possibile rimandare il versamento dell’IVA e delle ritenute sui redditi di lavoro autonomo al periodo successivo.
  • Viene anticipato di due mesi l’invio di alcune dichiarazioni, in particolare fissando al 30 settembre, in luogo della data del 30 novembre attualmente prevista, il termine per la presentazione delle dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di IRAP; dall’anno 2025 le dichiarazioni in materia di imposte sui redditi, di IRAP e di IRES potranno essere presentate a partire dal 1° aprile.
  • Viene elevata, per i soggetti cui si applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale, da 50.000 a 70.000 euro annui la soglia al di sotto della quale non è richiesto il visto di conformità per l’utilizzo in compensazione del credito IVA.
  • Si prevede che, a decorrere dal periodo d’imposta 2023, con provvedimenti del direttore dell’Agenzia delle entrate, saranno progressivamente eliminate da ciascun modello le informazioni non rilevanti ai fini della liquidazione dell’imposta, ovvero quelle che l’Agenzia delle entrate può acquisire tramite sistemi di interoperabilità delle banche dati proprie e nella titolarità di altre amministrazioni.
  • A decorrere dai versamenti di cui all’anno d’imposta 2025, sarà possibile, per i sostituti d’imposta con un numero di dipendenti non superiore a cinque, in via sperimentale e facoltativa, comunicare i dati delle ritenute e delle trattenute di lavoro dipendente e autonomo all’Agenzia delle entrate, utilizzando i servizi dell’Agenzia delle entrate per la predisposizione dei modelli di versamento F24 (evitando di inserire i dati già comunicati nella dichiarazione modello 770).
  • Dal 2024 l’Agenzia delle entrate renderà disponibile, in via sperimentale, la dichiarazione dei redditi precompilata anche ai contribuenti titolari di redditi diversi da quelli di lavoro dipendente e di pensione.

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