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Riforma ammortizzatori sociali: dal Ministero del Lavoro l’analisi delle novità

12 Gennaio 2022
Di cosa si parla in questo articolo

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato una sintesi sulla riforma degli ammortizzatori sociali entrata in vigore con l’approvazione della Legge di Bilancio per il 2022.

In particolare, evidenzia l’MLPS, tra i punti qualificanti della riforma, vi è la modifica della CIGS che avrà un unico massimale di 1.199,72 euro. Si tratta di un aumento di oltre 200 euro per chi ha una retribuzione fino a 2.159,48 euro. Inoltre, la CIGS è estesa a tutti i settori e riconosciuta a tutte le imprese con più di 15 dipendenti per le causali di riorganizzazione aziendale (anche per realizzare processi di transizione), crisi aziendale e contratto di solidarietà.

Di notevole impatto sociale anche l’eliminazione dei vuoti di tutela con l’ampliamento dell’ambito di applicazione del FIS, il Fondo di Integrazione Salariale. La misura sarà estesa a tutti i datori di lavoro appartenenti a settori e tipologie non rientranti nell’ambito di applicazione della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria e che non aderiscono a un Fondo di solidarietà bilaterale.

La riforma prevede, inoltre, l’estensione del contratto di espansione alle imprese di minore dimensione, con proroga al 2023 e ampliamento del campo di applicazione anche alle imprese con almeno 50 addetti.

Per quanto riguarda le politiche attive, infine, si rafforza il loro connubio con gli ammortizzatori sociali: in particolare sul versante delle politiche formative, anche grazie ai 5 miliardi di euro del Piano “Garanzia di occupabilità dei lavoratori” (GOL) previsti nel PNRR.

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