EBA ha pubblicato una relazione sui progressi compiuti nell’autorizzazione degli istituti di pagamento e degli istituti di moneta elettronica da parte delle Autorità di vigilanza, ai sensi della Direttiva sui servizi di pagamento (PSD2), come recentemente modificata.
Il follow-up della revisione tra pari copre il periodo 2022-2024 e valuta come le autorità di vigilanza hanno attuato le raccomandazioni del 2023, concentrandosi sui processi di autorizzazione, sull’attuazione delle linee guida dell’EBA in materia di autorizzazione, governance e controlli interni, sui quadri AML/CFT e sulla realtà locale.
Sebbene siano stati osservati notevoli miglioramenti e una maggiore convergenza, permangono differenze significative in settori chiave quali la governance, i meccanismi di controllo interno e la realtà locale: queste divergenze nell’attuazione continuano a comportare rischi di arbitraggio regolamentare e condizioni di disparità tra gli Stati membri.
La revisione identifica i cambiamenti in atto nel mercato dalla precedente valutazione:
- il volume delle domande e i tempi di autorizzazione continuano a variare in modo significativo tra gli Stati membri: la maggior parte degli Stati membri ha registrato un numero inferiore di domande rispetto al periodo 2019-2022, principalmente a causa della maturità del mercato e della fine della domanda determinata dalla Brexit, anche se alcune giurisdizioni hanno registrato un aumento; il processo di autorizzazione nell’UE (a partire dalla presentazione della domanda), in media, richiede ora 9 mesi e mezzo, con ritardi spesso dovuti a domande incomplete o di scarsa qualità e al tempo necessario per colmare le carenze
- la maggior parte delle autorità di vigilanza ha migliorato l’efficienza fornendo orientamenti più chiari, coinvolgendo i richiedenti in una fase più precoce e semplificando le procedure interne; tuttavia, permangono dei ritardi, poiché non tutte le modifiche hanno avuto un impatto significativo: sebbene le autorità di vigilanza segnalino valutazioni migliori dei meccanismi di governance e di controllo interno dei richiedenti, persistono divergenze nell’attuazione di tali meccanismi e nella valutazione della sostanza locale, che rischiano di creare condizioni di disparità e arbitraggio regolamentare.
EBA incoraggia le autorità di vigilanza ad affrontare le lacune rimanenti e ad adoperarsi per una maggiore convergenza dei quadri di governance e di controllo interno in tutta l’UE.

