Banca d’Italia ha pubblicato oggi la memoria, indirizzata alla 4a Commissione Permanente (Politiche dell’Unione europea) del Senato, relativa alla delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea, ovvero la Legge di delegazione europea 2024 (DDL n. 1258).
Il provvedimento in esame, in particolare, delega il Governo a dare attuazione a direttive e regolamenti europei che incidono direttamente sugli operatori del sistema bancario e finanziario e sulle Autorità competenti per la vigilanza sugli stessi.
Tra i profili di maggiore interesse per Banca d’Italia vi sono:
- la Direttiva che innova la disciplina dei contratti di credito ai consumatori – Direttiva (UE) 2023/2225 (CCD2) (art. 3)
- la nuova Direttiva UE 2023/2673, che abroga la Direttiva sui contratti di servizi finanziari conclusi a distanza con i consumatori – Direttiva 2002/65/CE (DMFSD) (art. 4)
- il Regolamento sulle obbligazioni verdi europee, ecosostenibili e legate alla sostenibilità – Regolamento (UE) 2023/2631 (cd. Green Bond Standard) (art. 8)
- il Regolamento per l’accesso alle informazioni pubbliche relative ai servizi finanziari, ai mercati dei capitali e alla sostenibilità – Regolamento (UE) 2023/2859 che istituisce la piattaforma ESAP (art. 9)
- il Regolamento (UE) 2023/2845, che rivede le regole applicabili ai depositari centrali di titoli, e che modifica il Regolamento (UE) 2014/909 (art. 10)
Nel complesso, Banca d’Italia ritiene condivisibili l’impianto e i contenuti del disegno di legge, poiché valorizzano, ove possibile, gli spazi di discrezionalità lasciati agli Stati membri dalle normative europee che si intendono recepire o attuare.
In particolare, secondo l’Autorità i criteri di delega appaiono nel complesso idonei a consentire un pieno adeguamento dell’ordinamento italiano alle previsioni europee, anche attraverso l’attribuzione alle Autorità competenti di tutti i necessari poteri regolamentari, di intervento e sanzionatori, preservando e rafforzando il complessivo quadro di supervisione nazionale.
Banca d’Italia svolge inoltre alcune considerazioni riassuntive relative a tali atti normativi europei e alle specifiche previsioni contenute nel disegno di legge, e suggerisce possibili integrazioni all’impianto del disegno di legge stesso, come:
- l’inserimento di criteri di delega per l’attuazione del cd. banking package (CRD6/CRR3) per consentirne l’attuazione nei tempi previsti: le nuove regole aggiornano le normative europee sui requisiti di capitale delle banche e completano l’attuazione dell’accordo di Basilea III nell’UE
- prevedere specifici criteri di delega per il recepimento della Direttiva (UE) 2024/79015 e l’attuazione del Regolamento (UE) 2024/79116, che hanno modificato, rispettivamente, la Direttiva (UE) 2014/65 e il Regolamento (UE) 2014/600 relativi ai mercati europei degli strumenti finanziari: il disegno di legge potrebbe essere integrato prevedendo criteri di delega che agevolino l’adeguamento della normativa nazionale alle nuove disposizioni della normativa europea e prevedano l’attribuzione alla Banca d’Italia e alla Consob dei poteri necessari per l’esercizio delle loro funzioni, in coerenza con il riparto di competenze attualmente previsto nel TUF.