Il Tavolo per la Finanza Sostenibile, cui partecipano MEF, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Banca d’Italia, Consob, IVASS e COVIP, ha elaborato il documento intitolato “Il dialogo di sostenibilità tra PMI e banche – Tabella di interoperabilità tra Documento PMI-Banche e VSME”, con la finalità di facilitare lo scambio informativo in materia ESG tra piccole e medie imprese e intermediari bancari, riducendo duplicazioni e oneri amministrativi e favorendo un utilizzo coerente degli strumenti disponibili.
Il documento si colloca nel contesto di una crescente richiesta di informazioni di sostenibilità alle PMI, che, pur non essendo direttamente soggette agli obblighi di rendicontazione previsti dalla normativa europea, sono chiamate a fornire dati ESG affidabili a banche, investitori e partner commerciali.
Tale esigenza è connessa sia ai processi di valutazione e gestione dei rischi ESG da parte degli intermediari, sia agli obiettivi di transizione ecologica e di rafforzamento della resilienza e competitività delle imprese.
In questo quadro, il Tavolo sulla finanza sostenibile aveva già pubblicato il Documento per il dialogo di sostenibilità tra PMI e Banche, che individua quaranta informazioni rilevanti, strutturate in modo modulare e proporzionato, senza configurarsi come standard di rendicontazione ma come strumento operativo di interlocuzione tra imprese e sistema bancario.
A livello europeo, il documento si confronta con il Voluntary Standard for Small and Medium-sized Enterprises (VSME) elaborato dall’EFRAG e raccomandato dalla Commissione europea con la Raccomandazione (UE) 2025/1710, quale riferimento per la rendicontazione volontaria di sostenibilità delle PMI non quotate.
Il VSME, articolato in un Basic Module e in un Comprehensive Module, ha un perimetro informativo più ampio e si rivolge a una pluralità di utilizzatori, andando oltre le sole esigenze del rapporto banca-impresa.
Questo sviluppo, anche alla luce delle iniziative di semplificazione normativa europea (pacchetto Omnibus I), ha reso evidente la necessità di uno strumento che eviti sovrapposizioni e favorisca un uso complementare dei due framework.
La Tabella di interoperabilità risponde a tale esigenza, mettendo a confronto in modo sistematico gli indicatori del Documento PMI-Banche con quelli del VSME più affini per contenuti e finalità: non introduce nuove informazioni né modifica l’impostazione dei due strumenti, ma ha natura di supporto operativo, chiarendo i casi di allineamento, parziale allineamento e specificità.
In particolare, la tabella evidenzia quali informazioni richieste alle PMI dalle banche possano essere direttamente ricavate dal VSME e quali, invece, restino specifiche del contesto nazionale o delle esigenze prudenziali e di vigilanza del settore finanziario, ad esempio in materia di rischi climatici, garanzie immobiliari o profili sociali e di governance rilevanti per il risk management ESG.
Nel complesso, il documento si pone in continuità con un approccio di pragmatismo e proporzionalità, volto a promuovere un linguaggio comune tra PMI e banche, a ridurre richieste informative eterogenee e a migliorare l’efficienza dello scambio di dati.
L’obiettivo ultimo è favorire un dialogo più strutturato e sostenibile, preservando la flessibilità necessaria per adattare le informazioni alle caratteristiche delle imprese e alle valutazioni caso per caso degli intermediari, nel rispetto del quadro regolatorio nazionale ed europeo.
