EBA ha aggiornato la propria relazione sulle attività di monitoraggio dell’equivalenza in riferimento alle norme prudenziali nei paesi extra-UE e l’ha al contempo presentata al Parlamento Europeo, al Consiglio, alla Commissione Europea e alle ESAs.
Si ricorda che l’art. 33, par. 3 del Regolamento istitutivo di EBA impone all’Autorità di monitorare gli sviluppi in materia di regolamentazione, vigilanza e applicazione delle norme nelle giurisdizioni che beneficiano delle decisioni di equivalenza della Commissione europea ai sensi del CRR.
EBA ha infatti il compito di assistere la Commissione Europea nella preparazione delle decisioni di equivalenza e di monitorare le decisioni di equivalenza esistenti nelle giurisdizioni extra-UE, esaminando gli sviluppi normativi e di vigilanza e il loro impatto sulla stabilità finanziaria, l’integrità del mercato, la tutela degli investitori e il funzionamento del mercato interno.
Per migliorare la trasparenza, EBA ha altresì pubblicato, nella relazione, una sintesi pubblica che illustra i recenti sviluppi normativi e di vigilanza in 26 giurisdizioni extra-UE ritenute equivalenti, ai sensi del Regolamento sui requisiti patrimoniali (CRR).
La Relazione fornisce informazioni fattuali sulle modifiche normative e di vigilanza, individua le aree che potrebbero richiedere un monitoraggio continuo e garantisce che i criteri per le decisioni di equivalenza continuino a essere soddisfatti.
La sintesi pubblica offre una panoramica dell’approccio di monitoraggio di EBA, fornendo informazioni sulla metodologia, l’ambito, i parametri e i limiti intrinseci delle valutazioni di equivalenza.

