Sulla base dell’analisi degli indicatori di riferimento la Banca d’Italia ha deciso di mantenere il coefficiente della riserva di capitale anticiclica allo zero per cento per il secondo trimestre del 2019.
In particolare:
- nel quarto trimestre del 2018 lo scostamento dal trend di lungo periodo del rapporto tra credito bancario e PIL (credit-to-GDP gap), calcolato sulla base della metodologia standard del Comitato di Basilea, era negativo per circa sedici punti percentuali. Secondo la metodologia sviluppata dalla Banca d’Italia, che tiene conto delle caratteristiche specifiche del ciclo creditizio nel nostro paese, il divario sarebbe negativo per circa undici punti percentuali. Indicazioni analoghe provengono dall’analisi del rapporto tra credito totale e PIL, riferito al terzo trimestre del 2018 (l’ultimo per il quale si dispone di informazioni complete);
- la condizione macrofinanziaria dell’economia italiana è complessivamente debole. Il tasso di disoccupazione rimane su livelli elevati. La dinamica del credito bancario al settore privato è positiva, ma il tasso di crescita è diminuito nel quarto trimestre del 2018 e rimane contenuto per il credito alle imprese. L’incidenza dei prestiti deteriorati è in forte riduzione, pur rimanendo ancora su valori elevati per i crediti verso le imprese. I prezzi delle abitazioni in termini reali sono tornati a scendere e restano ben inferiori al loro livello di lungo periodo.