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Comitato per le politiche macroprudenziali: la prima riunione 2025

16 Giugno 2025
Di cosa si parla in questo articolo

Il 13 giugno 2025 si è svolta presso la sede della Banca d’Italia, la riunione del Comitato per le politiche macroprudenziali, cui hanno partecipato il Governatore di Banca d’Italia Fabio Panetta, il Presidente Consob Paolo Savona, il Presidente Covip, Mario Pepe, il Presidente IVASS Luigi Federico Signorini e il dott. Stefano Cappiello del MEF.

Il Comitato per le politiche macroprudenziali ha quindi esaminato le condizioni del sistema finanziario italiano, valutandole nel complesso stabili, pur in un contesto globale caratterizzato da rischi rilevanti:

  • quanto al quadro macroeconomico nazionale:
    • l’Italia beneficia del buon andamento dell’occupazione, della bassa inflazione e della posizione creditoria netta verso l’estero: fattori che hanno favorito un miglioramento della valutazione del merito di credito dello Stato italiano da parte di un’agenzia di rating internazionale
    • le turbolenze innescate ad aprile dall’annuncio da parte degli USA di maggiori dazi sulle importazioni hanno avuto un effetto limitato nei mercati italiani, ma l’incertezza sulle politiche a livello globale rimane molto elevata
    • il Comitato segue con attenzione gli sviluppi sull’economia reale e sui mercati finanziari e delle materie prime determinati dalle tensioni geopolitiche globali e, in particolare, dal recente riacuirsi dei conflitti armati in Medio Oriente
    • rileva che la diffusione a livello internazionale delle cripto attività e la loro crescente interconnessione con il settore finanziario e l’economia reale possono costituire una ulteriore fonte di rischio
    • l’elevato debito pubblico in Italia potrebbe amplificare eventuali nuove tensioni del settore finanziario
  • quanto alla solidità patrimoniale dei diversi settori di attività, delle famiglie italiane e delle imprese, il Comitato rileva:
    • che il settore bancario presenta livelli elevati di redditività e patrimonializzazione, anche se stanno emergendo moderati segnali di peggioramento della qualità del credito
    • che le condizioni del comparto assicurativo sono favorevoli, sostenute dalla solida posizione patrimoniale delle compagnie e dal miglioramento della liquidità
    • che risultano contenuti i rischi riconducibili al settore del risparmio gestito e a quello dei fondi pensione
    • che la situazione finanziaria delle famiglie è solida:
      • l’indebitamento è basso nel confronto internazionale e la ricchezza finanziaria è aumentata nel 2024
      • nella seconda metà dello scorso anno si è arrestata la crescita degli acquisti di certificates, strumenti complessi che in alcuni scenari possono comportare perdite consistenti per gli investitori, e che rimangono una significativa forma di investimento diretto in titoli di debito da parte delle famiglie
    • la redditività delle imprese ha mostrato una flessione, ma rimane elevata: è proseguita la riduzione della leva finanziaria, che ha toccato il livello più basso degli ultimi 20 anni.
  • quanto alle iniziative in Europa sulla semplificazione della regolamentazione finanziaria, il Comitato, pur accogliendole con favore, sottolinea che l’eventuale revisione del quadro normativo non deve tradursi in una spinta verso la deregolamentazione, né in uno scostamento significativo dai principi stabiliti dagli standard globali
  • il Comitato ha avviato i lavori per assolvere ai compiti ad esso affidati dal D. Lgs. 207/2023, che ha designato il Comitato come autorità competente per la valutazione dell’adeguatezza delle clausole di riserva previste nei contratti indicizzati, per rafforzare l’assetto nazionale in materia di gestione del rischio di cessazione o modifica degli indici (benchmark); in particolare, il Comitato deve valutare l’inadeguatezza di una clausola di riserva, qualora:
    • la clausola preveda un sostituto dell’indice di riferimento che non rispecchi più, o lo faccia con differenze significative, il mercato o la realtà economica che il benchmark originario intendeva misurare
    • l’applicazione di tale clausola rappresenti un rischio per la stabilità finanziaria.
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