Con sentenza dell’11 settembre 2025, causa C‑687/23, la Corte di giustizia dell’Unione europea ha fornito alcuni chiarimenti relativamente alla disciplina della direttiva 2014/59/UE (BRRD – Banking Recovery and Resolution Directive).
In particolare, le disposizioni della BRRD devono essere interpretate nel senso che esse non ostano a che i diritti derivanti da un’azione di nullità di un contratto di sottoscrizione di obbligazioni subordinate convertite in azioni nonché da un’azione di responsabilità, basate sull’inosservanza dei requisiti in materia d’informazione risultanti dalla direttiva 2004/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, relativa ai mercati degli strumenti finanziari, che modifica le direttive 85/611/CEE e 93/6/CEE del Consiglio e la direttiva 2000/12/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la direttiva 93/22/CEE del Consiglio, siano ritenuti rientranti nella categoria delle obbligazioni o dei crediti «maturati» al momento della risoluzione dell’ente creditizio interessato, ai sensi dell’articolo 53, paragrafo 3, e dell’articolo 60, paragrafo 2, primo comma, lettera b), della direttiva 2014/59, quando tali azioni siano state proposte prima della svalutazione totale delle azioni del capitale sociale dell’ente creditizio in parola nell’ambito di un procedimento di risoluzione.