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Banca d’Italia tra rischio cyber, IA e crypto e semplificazione

3 Ottobre 2025
Di cosa si parla in questo articolo

Banca d’Italia ha pubblicato l’intervento del proprio Direttore Generale Luigi Federico Signorini in occasione della giornata del credito, del 2 ottobre 2025, ove ha illustrato le principali sfide e priorità della regolamentazione bancaria e finanziaria nel contesto europeo e internazionale.

Il discorso si è articolato attorno a quattro assi fondamentali:

  • attuare le riforme
  • semplificare le regole
  • presidiare i nuovi rischi
  • realizzare un mercato integrato dei capitali.

Sul primo punto, viene ribadita l’importanza di completare il recepimento degli standard di Basilea III, sottolineando come, a distanza di quasi vent’anni dalla crisi finanziaria, le regole abbiano aumentato la resilienza del sistema.

Tuttavia, le divergenze tra UE, Regno Unito e Stati Uniti rischiano di produrre frammentazione normativa, minando la stabilità e la competitività globale.

La seconda priorità è la semplificazione: negli anni si è accumulata una stratificazione eccessiva di norme, con oneri particolarmente gravosi per le banche più piccole.

L’obiettivo è rendere il quadro regolamentare più chiaro e proporzionato, senza ridurne il rigore: tra le proposte, la razionalizzazione dei requisiti di capitale e l’eliminazione di duplicazioni nelle segnalazioni.

Ampio spazio è dedicato al tema dei nuovi rischi:

  • quello cibernetico, con il Regolamento DORA che impone test di resilienza digitale e un rafforzamento della governance IT, specie per gli intermediari che si affidano a terze parti
  • le cripto-attività e le stablecoins, regolate dal MiCAR, con particolare attenzione ai rischi legati alla solidità degli emittenti e alle infrastrutture tecnologiche
  • l’intelligenza artificiale, per la quale l’AI Act europeo introduce regole rigorose, affidando alle autorità di vigilanza finanziaria compiti di supervisione sugli usi ad alto rischio.

Infine, il Direttore Generale ha richiamato l’urgenza di completare il progetto di un mercato unico europeo dei capitali, fondamentale per convogliare il risparmio verso la crescita e sostenere l’innovazione.

Ciò implica progressi nella Unione bancaria (incluso un sistema comune di garanzia dei depositi), una maggiore armonizzazione nel settore assicurativo e passi avanti nelle normative societarie, fallimentari e fiscali.

In conclusione, Banca d’Italia invita a resistere a derive protezionistiche e a cogliere le opportunità offerte dalle innovazioni tecnologiche e dall’integrazione europea, mantenendo al centro la fiducia e la stabilità del sistema finanziario.

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