EBA ha pubblicato oggi il proprio Risk Dashboard (RDB) per il secondo trimestre del 2025, che contiene informazioni statistiche aggregate per i maggiori istituti di credito UE.
In sintesi:
- il coefficiente Common Equity Tier 1 (CET1) delle banche dell’UE si è attestato al 16,3%, con un aumento di 10 punti base rispetto al trimestre precedente; il capitale bancario è aumentato ad un ritmo superiore rispetto alle attività ponderate per il rischio, che sono aumentate di circa il 2,2% a causa della crescita degli RWA per il rischio di credito
- il coefficiente di copertura della liquidità e il coefficiente di finanziamento stabile netto sono entrambi aumentati nel secondo trimestre, raggiungendo rispettivamente il 161,6% (in aumento rispetto al 159,5% del primo trimestre) e il 127,2% (rispetto al 126,9% del primo trimestre); la transizione su larga scala dalla liquidità alle attività delle amministrazioni centrali nella composizione delle attività liquide di alta qualità ha subito un rallentamento
- le attività totali delle banche UE hanno registrato un lieve aumento di 100 miliardi di euro rispetto al trimestre precedente, attestandosi a 29.000 miliardi di euro:
- i saldi di cassa si sono ridotti al 10,2% delle attività totali
- l’allocazione ad altre classi e derivati è aumentata marginalmente
- le passività totali si sono attestate a 27.000 miliardi di euro, in leggero aumento rispetto al trimestre precedente, con poche variazioni nella struttura delle passività.
- i prestiti in essere sia alle famiglie che alle società non finanziarie sono rimasti stabili nel trimestre, nonostante la modesta diminuzione dello 0,8% su base trimestrale dei prestiti alle piccole e medie imprese:
- le esposizioni sovrane hanno continuato a crescere, raggiungendo i 4.000 miliardi di euro (+9,5% da inizio anno e +13,6% su base annua)
- le banche hanno aumentato le proprie esposizioni sovrane verso altri paesi UE, con conseguente riduzione della quota di esposizioni sovrane nazionali al 45%, rispetto al 47% di dicembre 2024
- le banche UE hanno segnalato crediti deteriorati per un totale di 372,6 miliardi di euro (1,84% dei prestiti totali), in lieve calo rispetto ai 375,5 miliardi di euro del trimestre precedente:
- l’allocazione alla fase 2 dell’IFRS 9 è scesa al 9,4%, con una riduzione dei prestiti di fase 2 di circa 20 miliardi di euro
- il costo del rischio è sceso a 48 punti base, rispetto ai 57 punti base del primo trimestre 2025
- nel secondo trimestre 2025, le banche UE hanno registrato un rendimento del capitale proprio (RoE) del 10,7%, rispetto al 10,5% del primo trimestre:
- in particolare, solo cinque giurisdizioni hanno registrato un RoE medio ponderato inferiore al 10%
- il rendimento delle attività è aumentato marginalmente, attestandosi allo 0,75%
- il margine di interesse netto (NIM) ha continuato a restringersi durante il periodo, con le banche che hanno registrato un NIM dell’1,58%, in calo rispetto all’1,6% del primo trimestre 2025 e all’1,68% del secondo trimestre 2024
- il margine di interesse netto è ulteriormente diminuito, raggiungendo livelli osservati l’ultima volta a dicembre 2023. A differenza dei trimestri precedenti, le banche UE/SEE non sono riuscite a ottenere un’ulteriore crescita dei ricavi da commissioni nette, che hanno registrato un leggero calo rispetto al primo trimestre dell’anno.