Banca d’Italia ha recentemente pubblicato uno studio in cui viene analizzato il rischio di mercato dei portafogli di titoli detenuti dalle banche e dalle imprese assicurative italiane.
In particolare, lo studio ne misura il value at risk (VaR) e l’expected shortfall (ES) sulla base di dati granulari raccolti dall’Autorità tra il 2016 e il 2023.
Le misurazioni condotte dallo studio differiscono da quelle effettuate a fini regolamentari in quanto prendono in considerazione solamente le poste attive (e, in particolare, i titoli di debito, i titoli di capitale e le quote di fondi) e non anche quelle passive.
Nondimeno, viene offerto un quadro utile per valutare la stabilità finanziaria delle banche e delle imprese assicurative italiane.
Dallo studio emerge che il rischio di mercato appare complessivamente comparabile tra le due categorie di enti, con valori mediani di VaR con tail level dell 1% pari a circa -0,63% per le banche e -0,80% per le imprese assicurative, anche se, invero, con riferimento a queste ultime, una parte del rischio è sopportato dai sottoscrittori di polizze linked.
Peraltro, sempre le imprese assicurative risultano maggiormente esposte ai titoli di capitale e alle quote di fondi, sicché la misurazione del rischio è soggetta ad una maggiore volatilità.