Banca d’Italia, con comunicato del 20 giugno 2025, ha riferito che il coefficiente della riserva di capitale anticiclica in vigore per il secondo trimestre 2025, pari allo zero %, resterà invariato anche per il terzo trimestre 2025, in quanto appropriato all’attuale contesto macrofinanziario.
Si ricorda che il coefficiente della riserva di capitale anticiclica è relativo alle esposizioni verso controparti italiane, e fornisce una misura del ciclo creditizio, basata sullo scostamento del rapporto tra credito totale al settore privato non finanziario, e PIL dal suo trend di lungo periodo, calcolato secondo la metodologia standard proposta dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (credit-to-GDP gap standard).
L’invarianza è giustificata dalle seguenti considerazioni:
- nel primo trimestre del 2025 lo scostamento del rapporto tra credito totale e PIL dal suo trend di lungo periodo (credit-to-GDP gap), pur migliorando, è rimasto negativo per circa il 9% (ed indicazioni analoghe provengono dal rapporto tra credito bancario e PIL)
- la dinamica del credito al settore privato, sebbene ancora debole, è in miglioramento
- l’incidenza del complesso dei finanziamenti deteriorati rimane su livelli storicamente bassi
- il tasso di disoccupazione è stabile ai livelli minimi dal 2007
- nel quarto trimestre del 2024, sia i prezzi delle abitazioni in termini reali sia il loro scostamento dal trend di lungo periodo (price gap) hanno registrato un lieve aumento rispetto al trimestre precedente.