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Banche e normativa antiriciclaggio: il punto sull’attività dell’Unità di Informazione Finanziaria

5 Aprile 2012
Di cosa si parla in questo articolo
AML

Il Direttore dell’Unità di Informazione Finanziaria (UIF), dott. Giovanni Castaldi, è intervenuto a Napoli, il 3 aprile scorso, sul tema delle “Banche e normativa antiriciclaggio. Prevenzione e investigazione. I costi per l’impresa”.

Nel corso dell’intervento, Castaldi ha innanzitutto descritto ruolo e funzioni dell’UIF all’interno del sistema di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.

Fra i compiti dell’UIF vi è quindi quello di: ricevere le segnalazioni di operazioni sospette; effettuarne l’approfondimento finanziario, anche acquisendo ulteriori informazioni presso i soggetti obbligati e consultando gli archivi esterni ai quali può accedere (es. archivio dei rapporti finanziari); scambiare informazioni con altre autorità; estendere l’analisi anche a operazioni sospette non segnalate, di cui venga comunque a conoscenza; a conclusione delle analisi, redigere e trasmettere agli Organi investigativi una relazione tecnica ove esprime le proprie valutazioni in ordine ai sospetti manifestati dal segnalante e, se possibile, formula ipotesi sui sottostanti fenomeni economico-criminali. Inoltre, l’Unità elabora “indicatori e schemi di anomalia” che costituiscono un ausilio per migliorare l’autonoma capacità diagnostica dei segnalanti.

Altro compito di estrema importanza è quello riconducibile all’attività ispettiva, spesso rivolta ad accertare casi di omessa segnalazione emersi indirettamente dall’esame di comunicazioni pervenute da altri operatori. In tale contesto, l’Unità procede in genere a integrare le informazioni già acquisite, a ricostruire provenienza e destinazione di determinati flussi di fondi e a una generale verifica del rispetto delle disposizioni in tema di prevenzione e contrasto del riciclaggio.

Castaldi passa poi in rassegna il tema legato all’evoluzione delle segnalazioni sospette ricevute dall’UIF, soffermandosi in particolare sull’introduzione del sistema di raccolta e gestione delle segnalazioni di operazioni sospette denominato “RADAR” (Raccolta e Analisi Dati AntiRiciclaggio), che consente di acquisire le segnalazioni via internet, su un canale riservato e protetto.

Secondo il Direttore dell’Unità di Informazione Finanziaria, il sistema RADAR segna la transizione da un approccio essenzialmente basato su valutazioni soggettive a uno fondato su rischi misurabili e oggettivi, in grado di agevolare sia la rapida individuazione delle segnalazioni più rilevanti sia l’adozione di più adeguate modalità di lavorazione.

Infine, Castaldi da conto dell’avvio di due ulteriori progetti per l’UIF: il primo, volto ad agevolare i segnalanti nella riconduzione delle operazioni segnalate come sospette entro schemi o fenomeni previamente individuati dall’UIF (progetto “fenomeni”); il secondo (Data Warehouse) è diretto a integrare tutte le componenti del patrimonio informativo (archivi propri e delle altre funzioni della Banca d’Italia, basi dati commerciali, ecc.) al fine di consentire all’Unità un rapido accesso a tutte le informazioni utili e una più efficace individuazione di quelle cd. “implicite”, che si celano, cioè, nella moltitudine dei dati disponibili.

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