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Flash News

Detassazione sopravvenienze attive e accordo di ristrutturazione dei debiti 

29 Marzo 2024

Angelica Chiara Tazzioli, Dottoranda di ricerca in diritto tributario, Università degli Studi di Milano-Bicocca

Di cosa si parla in questo articolo

Con risposta ad interpello n. 49/2024, l’Agenzia delle Entrate offre chiarimenti in merito all’applicazione della detassazione di cui all’art. 88, comma 4-ter, TUIR con riferimento alle sopravvenienze attive rinvenienti da un accordo di ristrutturazione dei debiti omologato ai sensi dell’art. 182-bis, L. Fall. pro tempore vigente, successivamente modificato con scrittura privata non sottoposta ad omologa.

La Società istante aveva perfezionato un accordo di ristrutturazione dei debiti successivamente sottoposto a modifiche sostanziali, sotto il profilo economico, in ragione del minor flusso finanziario ricavabile dalla liquidazione del patrimonio sociale rispetto a quello inizialmente preventivato nell’ambito del piano di risanamento.

 L’Istante chiedeva se il regime speciale di detassazione delle sopravvenienze attive da riduzione del debito conseguente agli accordi di ristrutturazione omologati a norma dell’art. 182-bis (ora art. 58 del CCII), di cui all’art. 88, comma 4-quater del TUIR, potesse applicarsi anche alle ulteriori sopravvenienze attive conseguenti alla revisione dell’accordo precedentemente omologato, revisione attuato senza rinnovo del giudizio di omologazione dell’Accordo, ma, in linea con il disposto dell’ottavo comma dello stesso art. 182-bis, provvedendo soltanto alla pubblicazione del nuovo piano di risanamento presso il Registro delle Imprese. 

A parere dell’Agenzia, le maggiori sopravvenienze attive realizzate senza che il giudizio di omologa sia stato rinnovato non sono riconducibili alla previsione di cui all’art. 88, comma 4-ter, del TUIR e, pertanto, concorrono alla formazione del reddito di impresa imponibile ai sensi dell’art. 88, TUIR. 

Ciò in quanto lo stesso art. 88, comma 4-ter, fa esplicito riferimento all’omologazione dell’accordo.

Pertanto, solo a partire dal momento dell’emissione del provvedimento di omologa dell’Accordo di ristrutturazione, il contribuente potrà beneficiare del regime di detassazione delle sopravvenienze attive, senza che a tal proposito assumano rilevanza eventuali ulteriori sopravvenienze attive che esulano dall’originario accordo omologato. 

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