ESMA ha pubblicato la seconda relazione sulle sanzioni e le misure di vigilanza imposte negli Stati UE, nel 2024, dalle Autorità nazionali.
L’Autorità precisa che l’uso delle sanzioni è solo uno dei molteplici strumenti di vigilanza a disposizione delle autorità nazionali dei mercati mobiliari e l’efficacia della vigilanza non può essere misurata esclusivamente in base al numero o all’importo delle sanzioni imposte in uno Stato membro.
In sintesi, dal rapporto emerge che:
- nel 2024 sono state imposte oltre 970 sanzioni e misure amministrative negli Stati membri nei settori finanziari di competenza dell’ESMA; il numero di sanzioni e misure amministrative è rimasto stabile rispetto al 2023
- il valore aggregato delle sanzioni amministrative pecuniarie è aumentato rispetto al 2023, attestandosi a oltre 100 milioni di euro: analogamente allo scorso anno, gli importi più elevati di sanzioni amministrative pecuniarie sono stati imposti ai sensi del Regolamento sugli abusi di mercato e della Direttiva sui mercati degli strumenti finanziari
- oltre il 60% di tutte le sanzioni e misure amministrative imposte nel 2024 erano sanzioni amministrative pecuniarie e il 10% è stato emesso tramite procedure di transazione; gli accordi transattivi ammontano a oltre 20 milioni di euro
- vi sono discrepanze nell’uso dei poteri sanzionatori nei vari Stati membri, ad esempio in termini di importo delle sanzioni, numero e tipologia di sanzioni e misure, nonché utilizzo degli accordi transattivi
I dati sull’uso delle sanzioni inclusi in questa relazione sono stati comunicati ad ESMA dalle autorità nazionali dei mercati mobiliari; in linea con la strategia di ESMA per il periodo 2023-2028, la relazione consolidata contribuisce alla convergenza in materia di vigilanza e di applicazione delle norme, e favorisce una maggiore trasparenza sulle sanzioni.