Il Consiglio UE ha recentemente approvato un duplice mandato negoziale, al fine di raggiungere un accordo con il Parlamento UE, sulle modifiche alla terza Direttiva sui servizi di pagamento (PSD3) e sul Regolamento sui servizi di pagamento (PSR).
L’accordo raggiunto è riferito alla presentazione, da parte della Commissione, lo scorso 27 giugno 2023, delle proprie proposte per modernizzare i servizi di pagamento dell’UE, al fine di contribuire a sviluppare l’innovazione europea e creare opportunità per lo sviluppo di migliori prodotti finanziari per i consumatori, comprese le persone attualmente impossibilitate ad accedere ai servizi finanziari.
Il Parlamento UE aveva già approvato, in prima lettura, lo scorso 24 aprile 2024, le proposte presentate dalla Commissione UE.
In particolare, l’accordo raggiunto concerne:
- il mandato negoziale sulla proposta di Regolamento relativo ai servizi di pagamento nel mercato interno, e che modifica il Regolamento (UE) n. 1093/2010 e il Regolamento (UE) 2024/886 (proposta PSD3)
- il mandato negoziale sulla proposta di Direttiva, relativa ai servizi di pagamento e ai servizi di moneta elettronica nel mercato interno, che modifica la Direttiva 98/26/CE e abroga le Direttive 2015/2366/UE e 2009/110/CE (proposta PSR)
In sintesi, una volta approvate da Consiglio e Parlamento UE, le proposte daranno vita a un nuovo regolamento sui servizi di pagamento e modificheranno l’attuale direttiva sui servizi di pagamento (PSD2).
Le proposte PSD3 e PSR sono volte, in particolare:
- a istituire un quadro antifrode globale, che potrebbe contribuire ad affrontare nuove forme sempre più comuni di truffe di pagamento, come il c.d. “spoofing”, che si verifica quando un truffatore finge di essere un prestatore di servizi di pagamento di un cliente per guadagnare fiducia e indurre l’utente a effettuare operazioni finanziarie
- a migliorare la condivisione tra i prestatori dei servizi di pagamento delle informazioni relative alle frodi
- ad istituire un sistema in cui i numeri IBAN possano essere verificati con il corrispondente nome del conto bancario prima di trasferirvi denaro.
- a includere i fornitori di servizi di comunicazione elettronica, quali i vettori internet e le piattaforme di messaggistica, nell’ambito della prevenzione delle frodi.
- a introdurre una maggiore trasparenza per quanto riguarda le operazioni allo sportello automatico: dovranno indicare, prima che l’operazione venga eseguita, tutte le commissioni addebitate e i tassi di cambio
- a introdurre ulteriori disposizioni per migliorare la trasparenza delle norme e delle commissioni in materia di schemi di carte di pagamento: lo scopo è quello di consentire a consumatori e imprese UE di disporre di una migliore panoramica delle commissioni applicabili ed essere pertanto in grado di compiere scelte migliori.