Il Comitato congiunto delle tre autorità europee di vigilanza (EBA, EIOPA ed ESMA – le ESAs) ha pubblicato la sua quarta relazione annuale sulla portata della divulgazione volontaria dei principali effetti negativi (PAI – Principal Adverse Impact) ai sensi del Regolamento sulla divulgazione di informazioni in materia di sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (SFDR).
Si ricorda che i PAI sono gli impatti negativi più significativi degli investimenti sull’ambiente e sulle persone: quando un operatore del mercato finanziario prende in considerazione i principali impatti negativi, significa che dovrebbe cercare di ridurre l’impatto negativo delle società in cui investe.
Ai sensi dell’art. 18 dell’SFDR, le ESAs devono fare il punto sulla portata delle informazioni divulgate volontariamente a livello di entità e di prodotto, e pubblicare una relazione su base annuale entro il 10 settembre.
Come negli anni precedenti, le ESAs hanno condotto un’indagine presso le autorità nazionali competenti e hanno effettuato un’analisi a livello di personale delle dichiarazioni PAI (principali effetti negativi) disponibili al pubblico nei settori della gestione patrimoniale, delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e di un campione di divulgazioni PAI relative a prodotti finanziari.
La relazione 2025 rileva uno sforzo da parte degli operatori dei mercati finanziari di pubblicare informazioni più complete in conformità con i requisiti di divulgazione SFDR, con un miglioramento generale della qualità delle informazioni fornite.
In linea con gli anni precedenti, i risultati confermano anche che gli operatori dei mercati finanziari appartenenti a grandi gruppi multinazionali tendono a fornire informazioni più dettagliate, mentre le entità più piccole spesso combinano informazioni generali ESG o di marketing con le loro informazioni SFDR.
Le autorità nazionali competenti intervistate hanno affermato che alcuni operatori dei mercati finanziari hanno adottato le buone pratiche incluse nelle relazioni precedenti e hanno migliorato le loro informazioni.
Inoltre, la relazione 2025 include anche raccomandazioni alle autorità nazionali competenti per sostenere la loro supervisione delle informazioni PAI e alla Commissione europea da prendere in considerazione in vista della prossima revisione dell’SFDR.