L’EBA ha pubblicato il Rapporto annuale sui requisiti minimi per i fondi propri e le passività ammissibili (MREL) con dati aggiornati al dicembre 2021.
Il Rapporto è completato da un’analisi che verifica l’impatto del quadro dei requisiti minimi di capitale su una serie di aspetti rilevanti.
Al 31 dicembre 2021, l’EBA ha stimato che 70 banche hanno segnalato un deficit di MREL pari a 33 miliardi di euro su un campione di 245.
Questo dato è in calo del 42% rispetto a quello del 2021. Si tratta di una riduzione del 42% rispetto alla relazione quantitativa sul MREL dello scorso anno su base comparabile.
Il Rapporto evidenzia i progressi compiuti nel colmare le carenze di MREL, anche se a un tasso inferiore per le banche più piccole, e conclude che l’impatto del MREL sulla redditività delle banche è gestibile, anche se eterogeneo tra i tipi di banche e gli Stati membri.
In particolare, nel proprio Rapporto, l’EBA evidenzia come gli enti di risoluzione abbiano ridotto o colmato le loro carenze di MREL aumentando lo stock di strumenti idonei piuttosto che riducendo la leva finanziaria.
L’ammontare degli strumenti idonei è aumentato del 6% per il campione totale nel periodo 2019 -2021, mentre l’ammontare totale dell’esposizione al rischio (TREA) è aumentato del 3% nello stesso periodo.
Lo stock di strumenti idonei si è attestato in media al 31% del TREA nel 2021, rispetto al 30% del 2019.
A dicembre 2021, gli strumenti di fondi propri rappresentavano la fonte principale per il rispetto del MREL e il debito senior non privilegiato era il tipo più importante di debito ammissibile.
La maggior parte delle banche in risoluzione ha mostrato alti livelli di emissione nel 2021.
A livello aggregato, le banche che hanno difficoltà a emettere (ossia le banche che segnalano ancora un deficit a dicembre 2021 e che non hanno aumentato le loro risorse MREL nella prima metà del 2022) sono rimaste limitate in termini di attività totali, raggiungendo il 4% delle attività totali dell’UE, ma hanno rappresentato una quota significativa delle attività totali in alcuni Stati membri.
Con dati aggiornati al dicembre 2021, l’impatto del quadro dei requisiti minimi di capitale sulla redditività delle banche è apparso gestibile, sebbene eterogeneo tra i vari tipi di banche e Stati membri.
In particolare, il costo dell’attuale ammontare di debito ammissibile è stimato all’1,22% delle NII (0,96% per le G-SII, 1,44% per le O-SII e 1,70% per le altre banche).
Le emissioni aggiuntive necessarie per colmare il deficit esistente rappresenterebbero un limitato 0,125% del reddito netto da interessi (NII) per il settore nel suo complesso e il 2% del NII per le 23 banche di questo sottocampione che segnalano un deficit a dicembre 2021.
L’irrigidimento delle condizioni di finanziamento non dovrebbe comportare grandi difficoltà nella gestione delle risorse MREL per nessuna tipologia specifica di banche (ad esempio, modello di business, dimensioni).
Tuttavia, in termini relativi, le banche con scarsa redditività strutturale e bilanci più deboli potrebbero incontrare maggiori difficoltà rispetto agli istituti più solidi.