ICMA ha recentemente pubblicato un articolo sull’applicazione dei c.d. haircut nelle operazioni repo (pronti contro termine).
Gli haircut repo sono le riduzioni percentuali del valore di mercato della garanzia utilizzata per garantire un prestito, in un accordo di riacquisto a termine (pronti contro termine): lo scarto di garanzia dei pronti contro termine è concepito per proteggere il creditore da eventuali perdite in caso di inadempienza del mutuatario (ad esempio, se il valore di mercato della garanzia è 100, e l’importo del prestito è 90, l’haircut del repo sarebbe pari a 10).
L’applicazione degli haircut nelle operazioni repo ha recentemente suscitato nuova attenzione nell’ambito di un più ampio focus sull‘intermediazione finanziaria non bancaria e sui rischi correlati, con alcuni che mettono in discussione le pratiche prevalenti in materia di haircut, non ultima l’applicazione di haircut pari a zero e dei cosiddetti “haircut negativi”.
L’articolo, in sintesi:
- spiega lo scopo degli haircut
- perché in alcuni casi i c.d. haircut negativi possano essere pienamente giustificati.
- spiega l’uso della marginazione aggregata, come alternativa efficiente all’applicazione degli haircut a livello di singola transazione
- delinea gli incentivi naturali all’applicazione degli haircut laddove ciò sia commercialmente sensato
- illustra le implicazioni di una più approfondita comprensione degli haircut, in particolare dal punto di vista della gestione della leva finanziaria: proprio come i dati sugli haircut non ci dicono molto sulla leva finanziaria sistemica o sui potenziali rischi per la stabilità finanziaria, si potrebbe infatti concludere che gli haircut non sono uno strumento politico efficace per gestire tali rischi.