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Giurisprudenza

IRAP spese dipendenti: deducibile anche in caso di compensazione

17 Giugno 2025

Francesco Castro, Dottorando di ricerca in diritto dell’Unione Europea e ordinamenti nazionali, Università degli studi di Ferrara

Cassazione Civile, Sez. V, 22 aprile 2025, n. 10436 – Pres. Crucitti, Rel. Crivelli

Di cosa si parla in questo articolo

In tema di rimborso IRAP per le spese del personale dipendente, la Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 10436 del 2025, ha ribadito che il diritto alla deduzione dall’IRES dell’IRAP relativa al personale dipendente compete anche per le somme estinte mediante compensazione, e non soltanto per quelle materialmente versate a mezzo F-24

La questione traeva origine da un’istanza di rimborso presentata da una società, determinato calcolando non solo le somme effettivamente erogate nel 2008 quale saldo IRAP 2007, ma altresì le somme oggetto di compensazione con un credito di ricerca e sviluppo, di cui all’art. 1, della L. n. 296/2006. 

L’Agenzia delle Entrate aveva negato il diritto al rimborso per la parte compensata, ritenendo necessaria la prova del versamento materiale dell’IRAP

La Corte, richiamando il disposto dell’art. 99, comma 1, del TUIR, ha invece chiarito che la normativa di rango primario fa riferimento al “pagamento” e non al “versamento”, potendo quindi il pagamento avvenire anche mediante compensazione

Inoltre, la Cassazione ha evidenziato che la compensazione, pur estinguendo l’obbligazione tributaria in modo diverso rispetto al pagamento materiale, non comporta un indebito doppio beneficio e costituisce una forma pienamente idonea di adempimento dell’obbligazione. 

La Suprema Corte ha, pertanto, enunciato il seguente principio di diritto: “Ai fini dell’art. 2, l. n. 201/2011, il contribuente ha diritto al rimborso, nei limiti stabiliti da tale norma, non solo in caso di effettivo versamento di somme a titolo di IRAP, ma altresì ove egli abbia invece a suo tempo estinto il relativo debito mediante compensazione, non facendo l’art. 99 TUIR, alcun riferimento al presupposto del versamento, sebbene a quello del ‘pagamento’”.

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