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Flash News

Il secondo rapporto Banca d’Italia sulla stabilità finanziaria 2025

24 Novembre 2025
Di cosa si parla in questo articolo

Banca d’Italia ha pubblicato il secondo rapporto sulla stabilità finanziaria in Italia (n. 2/2025), da cui emerge che la stabilità finanziaria del Paese resta complessivamente solida, ma inserita in un quadro internazionale caratterizzato da incertezza elevata, tensioni geopolitiche e rischi di correzioni improvvise sui mercati globali.

In Italia, i rischi interni rimangono contenuti, mentre quelli provenienti dall’esterno continuano a essere non trascurabili.

  1. rischi macroeconomici e internazionali: il rapporto evidenzia che i prezzi delle attività rischiose sono cresciuti sensibilmente a livello globale, mentre la volatilità dei mercati è tornata su livelli minimi, in contrasto con un contesto dominato da incertezza macrofinanziaria; le tensioni commerciali e geopolitiche possono tradursi rapidamente in movimenti disordinati, soprattutto se le attuali valutazioni dovessero risultare disallineate ai fondamentali economici.
  2. le condizioni macro finanziarie dell’Italia restano complessivamente favorevoli:
    • lo spread BTP–Bund si è ridotto su livelli precedenti alla crisi dei debiti sovrani
    • il quadro beneficia della moderata ripresa del credito, della tenuta dei redditi da lavoro, della bassa disoccupazione, della prudenza fiscale e del contenuto debito privato
    • le prospettive di crescita restano deboli, ma non si rilevano segnali di squilibri macrofinanziari imminenti
    • nel mercato immobiliare non emergono sopravvalutazioni, con i prezzi residenziali in crescita moderata e quelli commerciali sostanzialmente stabili.
  3. rischi per famiglie e imprese:
    • i rischi provenienti dalle famiglie si confermano bassi, grazie all’aumento del reddito, alla crescita della ricchezza finanziaria e alla continua riduzione dell’indebitamento in rapporto al reddito disponibile; la propensione al risparmio resta elevata per via dell’incertezza economica
    • le imprese mantengono una buona posizione finanziaria, con redditività positiva e debito contenuto; tuttavia, il settore rimane esposto alle tensioni commerciali, ai dazi e ai rischi macroeconomici internazionali.
  4. rischi per gli intermediari finanziari: 
    • il sistema bancario è solido:
      • redditività elevata e patrimonializzazione forte
      • liquidità equilibrata
      • qualità del credito stabile
    • permangono tuttavia rischi legati a:
      • possibile riduzione del margine di interesse
      • deterioramento della qualità degli attivi in uno scenario di crescita debole
      • minacce cibernetiche e operative, considerate un’area di rischio rilevante
    • il settore assicurativo mostra una buona posizione di liquidità, redditività crescente e capitale elevato, mentre il comparto del risparmio gestito presenta vulnerabilità limitate, con patrimonio in aumento e raccolta netta positiva.

Il Rapporto di Banca d’Italia sulla stabilità finanziaria include inoltre approfondimenti dedicati a:

  • stablecoins e rischi potenziali per la stabilità finanziaria
  • impatto dei rischi idrogeologici sul merito di credito delle imprese
  • esiti dello stress test sulle banche meno significative
  • revisione della normativa europea sulla gestione delle crisi bancarie
  • sviluppo del mercato italiano del crowdfunding.
Di cosa si parla in questo articolo

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