Consob ha pubblicato il 6 maggio 2024 l’ultimo bollettino statistico incentrato sull’analisi dell’attività finanziaria in Italia al 31 dicembre 2023.
In particolare, risulta che, a fine 2023, il valore complessivo degli strumenti finanziari custoditi presso intermediari italiani, nell’ambito dei servizi di investimento e gestione del risparmio, ha registrato un aumento del 21,1% rispetto all’anno precedente, principalmente a causa dell’incremento degli strumenti finanziari di tipo obbligazionario.
Durante il corso del 2023, si è osservato inoltre un aumento generale delle attività relative ai servizi di investimento, con un aumento del 18,2% nel collocamento di strumenti finanziari, del 3% nella negoziazione per conto proprio, del 24,3% nell’esecuzione degli ordini e del 7,9% nella ricezione e trasmissione degli ordini.
Tuttavia, i premi lordi provenienti dalla distribuzione di prodotti assicurativi prevalentemente finanziari in Italia hanno subito una diminuzione del 35,1%, principalmente a causa della riduzione dei premi legati alla distribuzione di polizze unit linked (-34,3%).
Alla fine del 2023, il patrimonio gestito dagli intermediari italiani è cresciuto dell’8,3% rispetto all’anno precedente, con un aumento in tutte le tipologie di gestione patrimoniale.
La raccolta netta degli OICR aperti di diritto italiano è stata positiva, per circa 10,5 miliardi di euro nel corso del 2023, principalmente grazie ai fondi obbligazionari, che hanno compensato i rimborsi dei fondi azionari e di altre tipologie.
I bilanci delle Società di Gestione del Risparmio (SGR) di diritto italiano, a fine 2023, hanno mostrato un utile netto aggregato in riduzione di 77 milioni di euro rispetto all’anno precedente, principalmente a causa dell’aumento dei costi operativi e delle imposte.
Tuttavia, va sottolineato che queste tendenze, relativamente all’attività finanziaria 2023 come emerge dal bollettino statistico, non sono uniformi, con alcuni gestori che hanno registrato un aumento dei volumi gestiti e dei profitti nel periodo considerato.
Le Società di Intermediazione Mobiliare (SIM) italiane hanno registrato un utile netto in aumento rispetto all’anno precedente, principalmente grazie all’aumento delle commissioni attive e degli interessi attivi, che hanno superato l’aumento dei costi operativi.