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CRD IV: report annuale EBA sugli “High Earners” nelle banche europee

8 Febbraio 2017
Di cosa si parla in questo articolo

L’Autorità Bancaria Europea (EBA) ha recentemente pubblicato il proprio report annuale sui cosiddetti “High Earners” nelle banche europee, ossia i dipendenti che percepiscono una remunerazione totale pari o superiore a 1 milione di Euro, ai sensi dell’articolo 75, par. 3 della Direttiva 2013/36/UE sull’accesso all’attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento (Capital Requirements Directive IV o CRD IV).

Tale norma, infatti, prevede che: “Le autorità competenti raccolgono informazioni concernenti il numero delle persone fisiche per ente che sono retribuite con 1 milione di EUR o più per esercizio finanziario, nella fascia di remunerazione di 1 milione di EUR, comprese le responsabilità professionali, le aree di attività interessate e i principali elementi di stipendio, bonus, gratifiche a lungo termine e versamenti pensionistici. Tali informazioni sono trasmesse all’EBA, che le pubblica su base aggregata per Stato membro di origine in un formato comune di presentazione”.

Complessivamente, emerge che fra il 2014 e il 2015 le retribuzioni sono cresciute di circa un terzo (33,04%) rispetto all’anno precedente.

In tutto, il numero degli High Earners è cresciuto da 3865 nel 2014 a 5142 nel 2015; tuttavia, poiché quelli britannici sono l’80,4% del totale, un simile incremento – sottolinea l’EBA – va attribuito perlopiù all’indebolimento dell’Euro nei confronti della Sterlina. Ciò nonostante, si è registrato un leggero aumento in diversi altri Stati Membri.

Il report prende anche in considerazione la percentuale di High Earners la cui attività professionale ha un “impatto concreto sul profilo di rischio dell’ente”, il cosiddetto “Identified Staff”: tale valore è rimasto pressoché stabile, scendendo di un solo punto percentuale (dall’87 all’86%). Secondo l’EBA sarebbe la conferma dell’efficacia dei Regulatory Technical Standards (RTS) in materia, risalenti al 2014, che hanno meglio definito tale categoria di soggetti (e, in particolare, della presunzione che chiunque riceva più di 500.000 euro all’anno vi rientri).

Infine, il rapporto (ratio) tra remunerazione variabile e fissa è salito, nel complesso, dal 127 al 145%; tuttavia, nell’asset management esso supera largamente il tetto del 200% fissato dalla CRD IV, attestandosi al 468% (l’EBA attribuisce tale situazione alle numerose deroghe concesse dagli Stati Membri agli operatori del settore, per quanto il limite debba essere comunque rispettato a livello consolidato).

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