Banca d’Italia ha pubblicato il secondo rapporto sulla stabilità finanziaria in Italia (n. 2/2025), da cui emerge che la stabilità finanziaria del Paese resta complessivamente solida, ma inserita in un quadro internazionale caratterizzato da incertezza elevata, tensioni geopolitiche e rischi di correzioni improvvise sui mercati globali.
In Italia, i rischi interni rimangono contenuti, mentre quelli provenienti dall’esterno continuano a essere non trascurabili.
- rischi macroeconomici e internazionali: il rapporto evidenzia che i prezzi delle attività rischiose sono cresciuti sensibilmente a livello globale, mentre la volatilità dei mercati è tornata su livelli minimi, in contrasto con un contesto dominato da incertezza macrofinanziaria; le tensioni commerciali e geopolitiche possono tradursi rapidamente in movimenti disordinati, soprattutto se le attuali valutazioni dovessero risultare disallineate ai fondamentali economici.
- le condizioni macro finanziarie dell’Italia restano complessivamente favorevoli:
- lo spread BTP–Bund si è ridotto su livelli precedenti alla crisi dei debiti sovrani
- il quadro beneficia della moderata ripresa del credito, della tenuta dei redditi da lavoro, della bassa disoccupazione, della prudenza fiscale e del contenuto debito privato
- le prospettive di crescita restano deboli, ma non si rilevano segnali di squilibri macrofinanziari imminenti
- nel mercato immobiliare non emergono sopravvalutazioni, con i prezzi residenziali in crescita moderata e quelli commerciali sostanzialmente stabili.
- rischi per famiglie e imprese:
- i rischi provenienti dalle famiglie si confermano bassi, grazie all’aumento del reddito, alla crescita della ricchezza finanziaria e alla continua riduzione dell’indebitamento in rapporto al reddito disponibile; la propensione al risparmio resta elevata per via dell’incertezza economica
- le imprese mantengono una buona posizione finanziaria, con redditività positiva e debito contenuto; tuttavia, il settore rimane esposto alle tensioni commerciali, ai dazi e ai rischi macroeconomici internazionali.
- rischi per gli intermediari finanziari:
- il sistema bancario è solido:
- redditività elevata e patrimonializzazione forte
- liquidità equilibrata
- qualità del credito stabile
- permangono tuttavia rischi legati a:
- possibile riduzione del margine di interesse
- deterioramento della qualità degli attivi in uno scenario di crescita debole
- minacce cibernetiche e operative, considerate un’area di rischio rilevante
- il sistema bancario è solido:
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- il settore assicurativo mostra una buona posizione di liquidità, redditività crescente e capitale elevato, mentre il comparto del risparmio gestito presenta vulnerabilità limitate, con patrimonio in aumento e raccolta netta positiva.
Il Rapporto di Banca d’Italia sulla stabilità finanziaria include inoltre approfondimenti dedicati a:
- stablecoins e rischi potenziali per la stabilità finanziaria
- impatto dei rischi idrogeologici sul merito di credito delle imprese
- esiti dello stress test sulle banche meno significative
- revisione della normativa europea sulla gestione delle crisi bancarie
- sviluppo del mercato italiano del crowdfunding.


