La BCE ha pubblicato i risultati 2025 del processo di revisione e valutazione supervisionale (SREP), nel quale l’autorità bancaria UE valuta i rischi a cui sono soggette le banche e verifica la loro capacità di gestirli in maniera adeguata.
I risultati aggregati del processo SREP 2025 mostrano, in estrema sintesi, che le banche vigilate dalla BCE hanno continuato a presentare solide posizioni di capitale e liquidità.
Sebbene si preveda un rafforzamento della crescita del PIL reale dell’area dell’euro nell’orizzonte di proiezione e un più equilibrato bilanciamento dei rischi per le prospettive economiche a seguito degli accordi commerciali nella seconda metà dell’anno, il contesto macroeconomico in cui operano le banche europee è ancora caratterizzato da maggiori rischi geopolitici e incertezza economica.
Le principali preoccupazioni riguardano una rinnovata escalation delle tensioni commerciali globali e le attuali turbolenze geopolitiche, come la guerra della Russia contro l’Ucraina e le tensioni in Medio Oriente.
Inoltre, un potenziale deterioramento del sentiment dei mercati finanziari potrebbe comportare condizioni di finanziamento più restrittive, un aumento dell’avversione al rischio e un indebolimento della crescita.
Inoltre, una combinazione di crescita inferiore alle attese, maggiori esigenze di spesa per la difesa e sfide strutturali potrebbe aumentare i rischi sovrani, in particolare nei paesi fortemente indebitati.
Le autorità di vigilanza hanno tenuto conto di questi rischi al ribasso nelle loro valutazioni SREP e hanno considerato il potenziale impatto di sviluppi negativi del mercato nell’ambito del loro regolare dialogo con le banche.
Lo SREP 2025 tiene conto dei requisiti minimi derivanti dall’attuazione delle norme di Basilea III e del pacchetto bancario UE (CRR III e CRD VI), entrati in vigore il 1° gennaio 2025: pertanto, tutti i coefficienti patrimoniali citati nel documento si basano su disposizioni transitorie chiaramente definite nell’ambito di Basilea III, che consentono agli istituti di introdurre gradualmente i requisiti più rigorosi che saranno applicati; le banche europee dovranno conformarsi pienamente a queste nuove norme entro il 2033.
In sintesi i risultati aggregati del processo SREP 2025 evidenziano che:
- il coefficiente patrimoniale totale degli istituti significativi ha raggiunto il 20,1% a fine 2024, per poi aumentare leggermente al 20,2% nel secondo trimestre del 2025.
- il coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET1) si è attestato al 16,1% nel secondo trimestre del 2025.
- il coefficiente di leva finanziaria medio ponderato si è attestato al 5,9% nel secondo trimestre del 2025.
- ibuffer di liquidità rimangono soddisfacenti, con il coefficiente di copertura della liquidità aggregato al 158% nel secondo trimestre del 2025, sostanzialmente al di sopra dei requisiti minimi e dei livelli pre-pandemia.
- il coefficiente di finanziamento netto stabile aggregato è rimasto sostanzialmente stabile al 127% e gli enti vigilati hanno mantenuto un buon accesso al finanziamento sia al dettaglio che all’ingrosso.
- le banche hanno continuato a registrare una solida redditività, grazie a un margine di interesse netto (NII) ancora favorevole, con un rendimento annuo aggregato del capitale proprio (ROE) pari al 9,5% a fine 2024, rispetto al 9,3% del 2023, e in ulteriore aumento al 10,1% nel secondo trimestre del 2025: tuttavia, le pressioni sui costi si sono intensificate, compensando in alcuni casi l’aumento del NII: il rapporto costi/ricavi è sceso al 54,9% nel 2024 ed è rimasto stabile nel secondo trimestre del 2025, dal 57,0% del 2023
- la qualità degli attivi delle banche dell’area dell’euro rimane solida: il rapporto tra crediti deteriorati (NPL) e prestiti totali (esclusi i saldi di cassa presso le banche centrali e altri depositi a vista) è rimasto stabile al 2,2% nel secondo trimestre del 2025, un valore prossimo ai minimi storici; tuttavia, sono emerse tendenze divergenti, con alcuni paesi con rapporti NPL storicamente bassi che hanno registrato un aumento degli stock di NPL
La resilienza del settore bancario europeo è il risultato di diversi fattori: tra questi, una regolamentazione efficace, miglioramenti nella gestione del rischio e una solida supervisione tra gli istituti europei, ma anche risposte concrete in ambito fiscale e monetario ai recenti shock macroeconomici.
Nel ciclo SREP del 2025, il punteggio SREP complessivo medio è ulteriormente migliorato, attestandosi a 2,5 (2,6 nel 2024).
I requisiti patrimoniali complessivi e le linee guida applicabili nel 2026 saranno pari al 15,6% delle attività ponderate per il rischio (RWA).
Il requisito di Secondo Pilastro (P2R) sul capitale totale rimane stabile intorno al 2,1%: per sei banche, il P2R include un’aggiunta al leveraged finance di 16 punti base in media, mentre per 14 banche, è stato applicato un’aggiunta al leverage ratio del P2R, pari in media a 16 punti base; a quattro banche sono state imposte cinque misure quantitative per il rischio di liquidità.
Le misure qualitative adottate durante il ciclo SREP 2025 erano state emanate principalmente per affrontare le carenze in materia di rischio di credito, governance interna, adeguatezza patrimoniale e rischio operativo, coprendo aspetti quali il monitoraggio del rischio di credito e la gestione di portafogli specifici, la composizione degli organi di governance, il potenziamento del framework di stress test nell’ICAAP o le carenze legate alla continuità operativa IT.
Sono state inoltre utilizzate misure giuridicamente vincolanti per affrontare gravi debolezze individuate durante le ispezioni in loco (OSI) e le analisi orizzontali.
La Vigilanza bancaria della BCE ha continuato a essere pronta a imporre misure di enforcement laddove le carenze di lunga data non fossero state adeguatamente risolte; in linea con il framework di escalation che comprende la gamma di poteri di vigilanza e strumenti giuridici che le autorità di vigilanza devono utilizzare per porre rimedio tempestivamente alle constatazioni.


