Il Parlamento Europeo, riunito il 13 novembre 2025 in seduta plenaria, ha votato la propria posizione negoziale sulle modifiche proposte per la CSRD e la CSDDD (c.d. pacchetto Omnibus) proposte dalla Commissione UE, introducendo numerose modifiche che riducono ulteriormente la portata applicativa degli obblighi di rendicontazione e sostenibilità.
In estrema sintesi, gli emendamenti alla proposta della Commissione UE approvati dal Parlamento prevedono:
- in modifica dell’art. 2, della Direttiva 2013/34/UE (CSRD), la riduzione del perimetro delle imprese coinvolte dall’obbligo di redigere relazioni sull’impatto sociale e ambientale, a quelle con più di 1.750 dipendenti e che abbiano generato ricavi netti delle vendite e delle prestazioni pari a 450 milioni di euro
- una semplificazione ulteriore delle norme di rendicontazione
- la riduzione del perimetro di applicazione della Direttiva (UE) 2024/1760 (CSDDD), ovvero degli obblighi correlati al dovere di diligenza, alle imprese con più di 5.000 dipendenti e oltre 1,5 miliardi di euro di fatturato
- l’eliminazione dei piani di transizione climatica dalla CSDDD, originariamente previsti per allineare il modello di business delle imprese all’Accordo di Parigi.
Il Parlamento avvierà ora i negoziati con il Consiglio dell’UE e la Commissione per definire una posizione comune.
