Il CNDCEC, congiuntamente alla FNC, ha pubblicato un documento in cui esamina la decorrenza ed efficacia del futuro Testo Unico IVA, evidenziando l’esigenza di un puntuale coordinamento con il Decreto ETS (il decreto legislativo in materia di Terzo settore, crisi d’impresa, sport e imposta sul valore aggiunto), con il futuro Testo Unico “Adempimenti e Accertamento” e con il futuro Codice tributario.
Lo schema del Testo Unico IVA (Atto del Governo n. 293) è infatti stato licenziato dalla VI Commissione della Camera con parere favorevole “con osservazioni” e richiede aggiornamenti prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, in particolare sull’uso della Nomenclatura doganale comune per le aliquote ridotte e sulla correzione di refusi, con entrata in vigore indicata, allo stato, al 1° gennaio 2026.
Il documento pubblicato sottolinea in particolare i pregi del Testo Unico IVA: opera una ricognizione di norme disperse e ne riallinea la struttura alla Direttiva IVA (Direttiva 2006/112/CE), con 171 articoli organizzati in 18 Titoli, recuperando disposizioni primarie in un corpus unitario, pur rimandando le parti su accertamento e riscossione al distinto TU in preparazione.
Parallelamente, sono messe in luce criticità operative, come la rinumerazione degli articoli storici del D.P.R. n. 633/72 che impone un congruo periodo di adeguamento per prassi, sistemi e richiami normativi.
Con riguardo al Decreto ETS (Atto del Governo n. 295), il documento evidenzia modifiche sostanziali al D.P.R. n. 633/72, richiamando le condizioni e osservazioni delle Commissioni parlamentari su Terzo settore, prestazioni esenti, allineamento alle denominazioni ETS e superamento di asimmetrie tra cooperative sociali e imprese sociali: il tutto potrebbe essere a rischio di disallineamenti se Testo Unico IVA ed il decreto ETS proseguiranno su binari paralleli.
Il documento richiama anche i profili temporali della delega fiscale per il Codice tributario (art. 21 legge delega), con la sequenza dei termini prorogati fino al 29 agosto 2029, e propone una soluzione tecnica per evitare doppi cambi di numerazione, ovvero allegare i singoli Testi unici al futuro Codice, mantenendo la numerazione interna (esempio “art. 5 dell’All. 2” per il Testo Unico IVA).
Il documento indica inoltre una cronologia ottimale per la pubblicazione in GU dei testi di legge:
- Decreto ETS a metà novembre 2025
- Testo Unico IVA entro fine novembre 2025
- Legge di bilancio a fine dicembre 2025
- “milleproroghe” per differire l’efficacia dei TU al 1° gennaio 2027, così da sincronizzare i cantieri normativi e recepire gli interventi correttivi del biennio 2025-2026.
In chiusura, nel documento si raccomanda di gestire con attenzione i rinvii normativi in fattura (esenzione, non imponibilità, fuori campo), dato l’impatto della rinumerazione sugli adempimenti e sui sistemi contabili, con l’invito ad una pubblicazione tempestiva del Testo Unico IVA, per dare certezza all’ordinamento, pur nel quadro delle riforme in corso.
