Banca d’Italia ha recentemente pubblicato in una raccolta (la n. 27 di luglio 2025) gli atti del workshop “EMIR data analytics for research, financial stability and supervision” tenutosi il 6 e il 7 giugno 2025 in collaborazione con il Comitato europeo per il rischio sistemico, la Banca centrale europea (BCE) e diverse altre autorità nazionali di vigilanza.
I diversi scritti raccolti analizzano l’impatto del Regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 luglio 2012, sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni (c.d. “European Market Infrastructure Regulation” o “EMIR”), e, nello specifico, si concentrano sui doveri di reportistica giornalieri sulle transazioni in derivati e sull’ampio dataset raccolto.
Il workshop sul Regolamento EMIR – e, conseguentemente, il relativo volume pubblicato da Banca d’Italia – si è posto l’obiettivo di agevolare lo scambio di conoscenze e competenze tra autorità di vigilanza nell’utilizzo di tale dataset: ne è emerso un quadro particolarmente complesso e “challenging”, non solo per la grande mole di dati raccolti da analizzare, ma anche e soprattutto per la difficoltà di calcolare il fai value dei derivati e conseguentemente stimarne con precisione i profili di rischio.