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Riconoscimento facciale e privacy: le Linee guida dell’EDPB

17 Maggio 2022
Di cosa si parla in questo articolo

Il Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB – European Data Protection Board) ha adottato delle Linee guida sull’utilizzo della tecnologia di riconoscimento facciale da parte delle forze dell’ordine.

Le Linee guida forniscono indicazioni ai legislatori europei e nazionali, nonché alle autorità preposte all’applicazione della legge, sull’implementazione e l’utilizzo dei sistemi di riconoscimento facciale.

In particolare, evidenzia l’EDPB, se da un lato le moderne tecnologie offrono vantaggi alle forze dell’ordine, come la rapida identificazione dei sospettati di reati gravi, dall’altro devono soddisfare i requisiti di necessità e proporzionalità.

La tecnologia di riconoscimento facciale è intrinsecamente legata al trattamento dei dati personali, compresi quelli biometrici, e pone seri rischi per i diritti e le libertà individuali.

L’EDPB sottolinea che tali strumenti tecnologici dovrebbero essere utilizzati solo in stretta conformità con la Direttiva (UE) 2016/680 sulla tutela dei dati personali da parte delle forze dell’ordine (LED). 

Inoltre, tali strumenti dovrebbero essere utilizzati solo se necessari e proporzionati, come stabilito dalla Carta dei diritti fondamentali.

Negli orientamenti, l’EDPB ribadisce la richiesta di vietare l’uso della tecnologia di riconoscimento facciale in alcuni casi, come aveva chiesto nel parere congiunto EDPB-EDPS sulla proposta di legge sull’intelligenza artificiale. 

Più specificamente, l’EDPB ritiene che devono essere vietati:

  • l’identificazione biometrica a distanza di persone in spazi accessibili al pubblico;
  • i sistemi di riconoscimento facciale che classifichino le persone in base ai loro dati biometrici in gruppi in base all’etnia, al sesso, all’orientamento politico o sessuale o ad altri motivi di discriminazione;
  • il riconoscimento facciale o tecnologie simili per dedurre le emozioni di una persona;
  • il trattamento dei dati personali in un contesto di applicazione della legge basato sul popolamento di un database attraverso la raccolta massiva e indiscriminata di dati personali, ad esempio attraverso lo “scraping” di fotografie e immagini accessibili online.

La consultazione avrà termine il 27 giugno 2022.

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