Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC), insieme alla Fondazione Nazionale dei Commercialisti (FNC), ha pubblicato lo scorso 28 aprile un documento di ricerca sul rating di legalità, evidenziandone i benefici per le imprese e le opportunità professionali per i commercialisti.
Il rating di legalità per le imprese, introdotto nel nostro ordinamento (ex art. 5-ter del decreto-legge n. 1/2012) con l’obiettivo di promuovere l’adozione di comportamenti etici e virtuosi da parte degli operatori economici, si configura oggi come un elemento strategico in grado di incidere positivamente su molteplici ambiti dell’attività imprenditoriale.
L’ottenimento di tale rating consente infatti all’impresa beneficiaria di accedere a condizioni migliorative nei rapporti con il sistema bancario e finanziario, di ottenere vantaggi nei procedimenti di concessione di finanziamenti pubblici e di partecipare in posizione preferenziale a bandi e gare pubbliche.
A ciò si aggiunge un impatto rilevante in termini di immagine e reputazione, che contribuisce a rafforzare il posizionamento dell’impresa sul mercato e ad accrescerne l’attrattività nei confronti degli investitori.
L’adozione di condotte improntate alla legalità e alla compliance, unitamente ai meccanismi premiali previsti dall’ordinamento, si stanno progressivamente affermando come fattori concreti di creazione di vantaggio competitivo.
I dati disponibili evidenziano una crescente propensione delle imprese ad adottare prassi conformi ai principi di trasparenza e responsabilità, segno di una rinnovata consapevolezza circa il valore strategico della compliance aziendale.
In tale contesto, la figura professionale del commercialista assume un ruolo cruciale.
Egli è chiamato non solo a supportare le imprese nel percorso di ottenimento del rating di legalità, ma anche a svolgere una funzione di raccordo tra l’impresa e le istituzioni, contribuendo alla diffusione della cultura della legalità economica e alla valorizzazione degli strumenti giuridico-economici esistenti.
Ne deriva, per i professionisti del settore, un’importante opportunità di ampliamento del proprio ambito operativo, attraverso un’attività consulenziale ad alto valore aggiunto.