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Rapporto EIOPA sulla stabilità finanziaria del settore assicurativo

19 Giugno 2025
Di cosa si parla in questo articolo

L’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA) ha pubblicato il proprio Rapporto sulla stabilità finanziaria di giugno 2025, che offre una sintesi dell’andamento del settore assicurativo, riassicurativo e pensionistico aziendale in Europa nell’attuale contesto macroeconomico volatile.

I rischi

I settori rimangono solidi e ben capitalizzati nonostante un contesto globale difficile, ma i rischi legati alla volatilità dei tassi di cambio, dei tassi di interesse e delle valutazioni azionarie, nonché all’esposizione delle entità ai rischi geopolitici, inclusa la loro dimensione informatica, necessitano di un monitoraggio più attento.

Il più ampio panorama macroeconomico europeo è diventato vulnerabile in un contesto in cui norme e accordi internazionali di lunga data sono sottoposti a crescenti pressioni e le strutture commerciali e di difesa globali stanno subendo profondi cambiamenti.

Le incertezze sul futuro della collaborazione internazionale, insieme agli annunci imprevedibili di barriere al commercio globale, hanno introdotto una significativa volatilità nei mercati azionari e nei tassi di cambio.

In sintesi dunque:

  • i tassi di interesse a lungo termine rimangono elevati, mentre gli spread si sono riprezzati in risposta all’impatto previsto dei dazi statunitensi sui partner commerciali
  • il dollaro statunitense si è indebolito nella primavera del 2025 rispetto a un paniere di valute, tra cui l’euro, mentre i tassi di interesse europei sono aumentati a marzo in seguito alla presentazione di un importante pacchetto di spesa da parte del nuovo governo tedesco per la difesa e le infrastrutture
  • i rischi informatici rimangono significativi in ​​un contesto di forti tensioni geopolitiche, con l’interruzione della rete e l’estorsione informatica tra le tipologie di attacchi informatici più frequenti
  • le catastrofi naturali continuano a esercitare pressioni sulle imprese di assicurazione.

Redditività dei diversi settori

La posizione patrimoniale aggregata del settore assicurativo europeo, nell’ambito dell’attuale quadro Solvency II, continua a essere solida e stabile, nonostante i coefficienti inferiori rispetto a fine 2023.

In sintesi, il rapporto sulla stabilità finanziaria del settore assicurativo specifica che:

  • il coefficiente SCR mediano per le compagnie di assicurazione vita è diminuito dopo la tendenza al rialzo registrata negli ultimi anni e si attestava al 230% a fine 2024 (246% nel quarto trimestre 2023): ciò è principalmente dovuto a un leggero calo dei tassi di interesse nel corso del 2024.
  • anche il rapporto SCR mediano per le compagnie di assicurazione composita, danni e riassicurazione è diminuito, seppur in misura minore, attestandosi rispettivamente al 216%, 214% e 223% (dal 225%, 217% e 235% dell’anno precedente).
  • la crescita dei premi nel settore danni è aumentata dell’8,2% su base annua nel 2024, superando la crescita dell’anno precedente:
    • i premi lordi contabilizzati nel settore vita sono cresciuti ulteriormente, con un aumento del 13,8% a 758 miliardi di euro
    • i flussi di cassa tecnici in questo ramo di attività (premi al netto di sinistri, riscatti e spese) sono tornati in territorio positivo dopo aver trascorso l’ultimo anno in territorio negativo
    • tale ripresa della domanda di prodotti assicurativi è probabilmente trainata da tassi di risparmio più elevati in un contesto di disinflazione e indica che le rinunce potrebbero aver raggiunto il picco
  • la redditività del settore assicurativo ha registrato un notevole miglioramento nel 2024:
    • il rendimento mediano delle attività è salito allo 0,7%, rispetto allo 0,6% dell’anno precedente
    • il rendimento mediano delle attività eccedenti le passività – un indicatore del rendimento del capitale proprio – è aumentato dall’8,0% al 9,3%
    • sebbene i rendimenti degli investimenti rimangano solidi, gli assicuratori dovrebbero mantenere cautela riguardo a potenziali correzioni di mercato nell’attuale contesto instabile
  • i riassicuratori europei hanno rafforzato i loro bilanci, chiudendo il 2024 con un coefficiente di solvibilità mediano del 235%, in aumento rispetto al 223% del 2023; tuttavia, data la loro presenza globale e le operazioni multivalutarie, i riassicuratori dovranno valutare costantemente l’impatto di potenziali barriere commerciali sulla loro attività
  • il settore pensionistico professionale europeo rimane resiliente e ben capitalizzato: le attività gestite dagli enti previdenziali aziendali (IORP) sono cresciute più rapidamente delle loro passività e la loro situazione finanziaria è leggermente migliorata.

Derivati e allocazione degli asset

(Ri)assicuratori e IORP utilizzano contratti derivati ​​per coprire sia il rischio di tasso di interesse che quello di cambio.

I pagamenti di margine legati a queste posizioni possono amplificarsi o compensarsi a vicenda: il repentino aumento dei tassi di interesse europei nella primavera del 2025 e l’apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro statunitense potrebbero aver parzialmente compensato il fabbisogno di liquidità delle entità che hanno effettuato coperture per entrambi i rischi.

In termini di investimenti, il rapporto sulla stabilità finanziaria del settore assicurativo esplicita che:

  • quasi 2/3 dei portafogli degli assicuratori sono orientati verso attività a reddito fisso a basso rischio, che possono fornire una protezione contro i cali delle valutazioni di mercato: queste esposizioni sono seguite dalle azioni, che rappresentano il 21,7% degli investimenti degli assicuratori
  • 1/4 del portafoglio azionario degli assicuratori è investito in azioni statunitensi
  • più del 50% degli investimenti azionari degli IORP è rivolta a società statunitensi, con notevoli esposizioni anche a obbligazioni societarie e governative statunitensi.

Sebbene i dazi siano mirati ai beni piuttosto che ai servizi, sia le compagnie (riassicurative) sia gli IORP sono vulnerabili agli impatti indiretti di un’interruzione del commercio globale.

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