Consob, con comunicazione del 31 luglio 2025, avverte i risparmiatori sui rischi connessi alle proposte di investimento diffuse all’interno di gruppi WhatsApp da sedicenti esperti di finanza.
Tali “esperti”, anche millantando il possesso di autorizzazioni e licenze rilasciate da Consob, promuovono opportunità di guadagno irrealistiche collegate all’effettuazione di presunti investimenti finanziari, tramite specifiche applicazioni per smartphone riconducibili ad operatori abusivi.
Le proposte di investimento veicolate tramite tali gruppi WhatsApp provengono da soggetti che dichiarano indebitamente di essere in possesso di autorizzazioni e licenze rilasciate da Consob; ingannano pertanto i risparmiatori, inducendoli ad aprire un conto di trading e ad effettuare operazioni finanziarie tramite applicazioni per smartphone. non riconducibili ad alcun soggetto autorizzato alla prestazione dei servizi e delle attività di investimento.
Consob ha quindi ordinato, con delibera 23651/2025, ai sensi dell’art. 7-octies, lett. b) del D. Lgs. n. 58/1998 (TUF) di porre termine alla violazione dell’art. 18 TUF in merito all’operatività delle applicazioni per smartphone CapFirst (per sistemi operativi Android) e CapOne (per sistemi operativi IOS).
Si ricorda che ai sensi dell’art. 18 TUF “L’esercizio professionale nei confronti del pubblico dei servizi e delle attività di investimento è riservato alle Sim, alle imprese di investimento UE, alle banche italiane, alle banche UE e alle imprese di paesi terzi”.
Inoltre, ai sensi dell’art. 7-octies, lett. b) menzionato, Consob può ordinare di porre termine alla violazione nei confronti di chiunque offre o svolge servizi o attività di investimento tramite la rete internet senza esservi abilitato.
Consob, infine, richiamando il precedente avviso del 18 novembre 2024, coglie nuovamente l’occasione per invitare i risparmiatori a compiere scelte di investimento consapevoli e informato adottando comportamenti di comune buon senso, imprescindibili per salvaguardare il proprio risparmio, tra cui la verifica preventiva che l’operatore tramite cui si investe sia autorizzato.