L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Nazionale (ACN) ha pubblicato la relazione annuale al Parlamento 2024, che offre un quadro dettagliato su attività, dati e competenze sviluppati per rafforzare la resilienza digitale del Paese.
La relazione è strutturata in nove capitoli, e descrive il lavoro svolto per fronteggiare le minacce informatiche e promuovere una transizione tecnologica sicura tra enti pubblici e imprese.
Nel 2024, l’ACN ha aggiornato il quadro normativo nazionale, anche in risposta alle direttive UE, come la NIS2, e ha accompagnato l’introduzione della L. 90/2024, rafforzando la protezione di PA e imprese.
Al centro del sistema nazionale di cybersicurezza, l’Agenzia ha coordinato attori pubblici e privati, condividendo competenze e dati operativi.
Le minacce cyber sono in continua evoluzione: nel 2024 il CSIRT Italia ha gestito quasi 2.000 eventi, con 573 incidenti confermati e un aumento significativo rispetto all’anno precedente; l’attività preventiva è stata intensa, con oltre 53.000 alert emessi e il supporto diretto alle vittime per il ripristino dei servizi essenziali.
Tra le priorità, come emergono dalla relazione 2024 ACN, si rinvengono:
- la certificazione tecnologica
- il controllo sugli standard di sicurezza
- il supporto alla migrazione cloud nella PA.
L’ACN ha anche gestito i fondi PNRR assegnati, con 621 milioni di euro distribuiti per progetti di cybersicurezza, e ha sostenuto l’innovazione, dalle startup al supercalcolatore “IT4LIA AI Factory”.
La Strategia nazionale di cybersicurezza ha guidato l’avvio di 69 misure su 82 previste, mentre sul fronte internazionale, l’Agenzia ha rafforzato la cooperazione, anche tramite la creazione del Gruppo cyber del G7.
Infine, è proseguito l’impegno nella formazione, per costruire una cultura digitale diffusa e migliorare le competenze di cittadini, lavoratori e settori strategici.