IVASS ha pubblicato la relazione sull’attività svolta dall’Istituto nel 2024, nonché le considerazioni del proprio Presidente Luigi Federico Signorini.
In particolare, il Presidente IVASS ha sottolineato la tenuta del settore assicurativo italiano nonostante le incertezze geopolitiche e le turbolenze finanziarie: il comparto ha mostrato infatti solidità patrimoniale, con un utile aggregato di 10,5 miliardi di euro, mentre i premi complessivi sono saliti al 6,9% del PIL.
Il presidente ha segnalato inoltre l’importanza di gestire con prudenza il rischio di liquidità, auspicando incentivi fiscali più coerenti e misure per migliorare la stabilità del sistema: positivo l’esito del salvataggio di Eurovita e l’avvio operativo del Fondo di garanzia vita.
Riguardo alle polizze catastrofali, è stato apprezzato il nuovo quadro normativo che bilancia obblighi contrattuali e sostenibilità tecnica: IVASS vigilerà sui limiti di tolleranza al rischio e sull’efficacia delle pratiche operative delle compagnie.
Sul fronte RC auto, ha accolto favorevolmente l’introduzione della portabilità dei dati della scatola nera e della tabella per le macrolesioni.
Ha quindi richiamato l’urgenza di rafforzare la vigilanza europea, superando disomogeneità e rischi di arbitraggi normativi, ed ha infine confermato l’imminente avvio dell’Arbitro assicurativo, quale strumento centrale per la tutela del consumatore.
Dalla relazione sull’attività IVASS 2024, quindi, si evince che nel 2024 il mercato assicurativo italiano ha registrato un’importante ripresa, e che a trainare la crescita è stato soprattutto il comparto vita, che ha raggiunto i 110,5 miliardi, in aumento del 21,2% rispetto all’anno precedente, dopo due anni di contrazione: a spingere questo risultato sono stati sia i prodotti tradizionali rivalutabili (65,2% del totale), sia le polizze unit-linked (28,5%), cresciute in particolare grazie al ramo III.
Inoltre, in sintesi:
- l’interesse degli assicurati ha premiato anche le gestioni separate con fondo utili, capaci di offrire maggiore stabilità dei rendimenti: la distribuzione è avvenuta in larga parte tramite sportelli bancari e postali (56,6%), seguiti da agenzie e consulenti finanziari
- il comparto vita ha chiuso l’anno con un risultato d’esercizio positivo pari a 6 miliardi di euro e un ROE del 13,3%, sostenuto anche dalla deroga normativa che ha consentito la sterilizzazione delle minusvalenze sui titoli.
- il settore danni ha mostrato segnali di vivacità, con premi pari a 40,9 miliardi di euro (+7,5%) e un’incidenza sul PIL dell’1,9%. L’incremento ha interessato sia il ramo auto (+8,3%) sia i rami non auto, come property, salute e r.c. generale; il risultato di esercizio è salito a 4,6 miliardi, quasi raddoppiato rispetto al 2023, e il ROE ha toccato il 13%.
- il premio medio della r.c. auto è aumentato a 419 euro per le auto e a 289 euro per i motocicli, mentre il sistema CARD ha gestito l’80% dei sinistri; le frodi sventate hanno generato risparmi per 216 milioni di euro
- dal punto di vista patrimoniale, le imprese assicurative italiane si confermano solide, con un indice medio di solvibilità del 259,4% e fondi propri pari a 2,6 volte il requisito minimo
- l’attività di vigilanza ha prodotto 32 ispezioni e 181 provvedimenti sanzionatori, a conferma dell’impegno di IVASS per un mercato sempre più trasparente e stabile.
