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I risultati dello stress test EIOPA 2025 sui fondi pensione

18 Dicembre 2025
Di cosa si parla in questo articolo

EIOPA ha pubblicato i risultati dello stress test sui fondi pensione aziendali e professionali (IORP) del 2025, valutando la capacità del settore di resistere a rapidi movimenti delle curve dei rendimenti e alle pressioni sulla liquidità, derivanti dalle posizioni di copertura in caso di rapidi cambiamenti dei tassi di mercato.

Lo stress test conferma in generale che il settore europeo delle pensioni aziendali e professionali, con investimenti in mercati ampi e profondi ed esposizioni diversificate a titoli negoziabili, dispone di riserve di liquidità sufficienti a coprire le carenze.

Allo stesso tempo, gli scenari testati sottolineano che i rischi di liquidità, in particolare le richieste di margine, possono rappresentare una minaccia per gli enti pensionistici aziendali e professionali (IORP): sebbene gli IORP abbiano dimostrato flessibilità e competenza nella gestione delle sfide di liquidità senza creare ricadute significative su altri mercati, solidi processi di gestione della liquidità restano cruciali, soprattutto per le entità che utilizzano derivati.

Lo stress test di quest’anno è il primo esercizio paneuropeo a concentrarsi specificamente sui rischi di liquidità nel settore delle pensioni aziendali e professionali.

L’esercizio fa seguito a recenti episodi di stress finanziario, come la crisi dei titoli di Stato britannici del 2022 e le turbolenze bancarie regionali statunitensi del 2023, che hanno dimostrato come diversi eventi scatenanti possano creare tensioni di liquidità per alcuni segmenti del settore finanziario, in caso di forte aumento dei tassi e dei premi al rischio, che, a loro volta, possono anche essere innescate da sviluppi avversi nelle attuali tensioni geoeconomiche e geopolitiche.

L’esercizio si proponeva di esplorare in che misura gli IORP dello Spazio Economico Europeo (SEE) potessero far fronte a shock simili e dove le vulnerabilità sarebbero state più pronunciate: EIOPA precisa che i risultati dovrebbero essere interpretati alla luce dell’approccio mirato, che ha preso di mira solo il lato attivo del bilancio degli IORP, e dell’insieme di shock gravi ma plausibili (ad esempio, haircut).

Lo stress test ha sondato la resilienza degli IORP europei alle tensioni geopolitiche, rendendo l’esercizio e i suoi risultati altamente rilevanti nell’attuale contesto macroeconomico teso e incerto.

Nello scenario di “curva dei rendimenti in salita“, i tassi d’interesse sono aumentati rapidamente e l’euro si è deprezzato in risposta a un’improvvisa escalation delle tensioni geopolitiche, con conseguenti perturbazioni commerciali, prezzi elevati delle materie prime e una revisione al rialzo delle aspettative di inflazione.

Nello scenario di “curva dei rendimenti in discesa“, i tassi di interesse sono scesi e l’euro si è deprezzato, poiché i mercati hanno bruscamente scontato gli effetti di un periodo prolungato di tensioni geopolitiche, caratterizzato da bassi investimenti, domanda debole e un peggioramento delle prospettive economiche per la regione.

Entrambi gli scenari hanno innescato correzioni dei prezzi degli asset, una maggiore volatilità e una perdita di fiducia nei mercati finanziari.

Per comprendere come i fondi pensione avrebbero reagito a eventi simili nella vita reale e valutare potenziali ricadute, durante lo stress test le entità partecipanti sono state autorizzate ad applicare “azioni di gestione” reattive (ad esempio, vendita di asset, riduzione delle attività di trading o ribilanciamento dei portafogli) per mitigare l’impatto degli shock.

Nel tentativo di ottenere risultati ancora più realistici, sono stati introdotti haircut di liquidità sensibili al rischio per diverse classi di attività, per riflettere le difficoltà che gli IORP, a corto di liquidità, incontrano quando vendono in un mercato in ribasso.

I risultati dello stress test mostrano che le pratiche degli IORP di copertura contro un calo dei tassi di interesse e contro una svalutazione dell’euro tramite derivati ​​possono esporli a notevoli rischi di liquidità negli scenari testati.

Dati gli effetti combinati dell’aumento dei tassi e del deprezzamento dell’euro, lo scenario di “curva dei rendimenti in rialzo” si è rivelato più impegnativo per gli IORP rispetto a quello di “curva dei rendimenti in ribasso”, in cui i tassi di interesse sono diminuiti.

Lo scenario di “curva dei rendimenti in rialzo” ha innescato sostanziali richieste di margine di variazione per gli IORP, nonché un fabbisogno di liquidità aggiuntivo dovuto agli shock di mercato.

Sebbene gli IORP abbiano iniziato lo stress test con una posizione di liquidità aggregata di circa 74 miliardi di euro (riferita alla liquidità e alle disponibilità liquide equivalenti), i loro risultati post-stress, senza interventi gestionali, mostrano un deficit di liquidità complessivo di 60 miliardi di euro, ovvero 134 miliardi di euro in meno rispetto al valore di base.

I risultati post-stress hanno lasciato 68 dei 156 istituti partecipanti con una posizione di liquidità negativa, il che significa che avrebbero dovuto ricorrere alla vendita di attività per coprire il fabbisogno di liquidità.

Con l’autorizzazione degli interventi gestionali nello stress test, i fondi pensione sono riusciti a riportare la loro posizione di liquidità aggregata in territorio positivo (15 miliardi di euro); tuttavia, 27 entità non dispongono ancora di liquidità sufficiente per soddisfare le richieste di margine, che devono essere coperte rapidamente e, salvo alcune eccezioni, in contanti.

Indicatori di sostenibilità più ampi, che coprono le attività liquide oltre alla liquidità e alle disponibilità liquide equivalenti indicano comunque un settore resiliente con solide riserve di liquidità aggregate: i 1,44 trilioni di euro di liquidità di base scendono a 1,14 trilioni di euro senza azioni di gestione e a 1,20 trilioni di euro con azioni di gestione.

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