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Green Bond: accordo provvisorio sul nuovo Regolamento UE

2 Marzo 2023
Di cosa si parla in questo articolo

Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla creazione dei Green Bond europei (European green bonds – EuGB).

L’UE sta compiendo ulteriori passi per attuare la sua strategia di finanziamento della crescita sostenibile e della transizione verso un’economia neutrale dal punto di vista climatico ed efficiente dal punto di vista delle risorse.

Questo regolamento stabilisce requisiti uniformi per gli emittenti di obbligazioni che desiderano utilizzare la denominazione “European green bond” o “EuGB” per le loro obbligazioni sostenibili dal punto di vista ambientale, allineate alla tassonomia dell’UE e rese disponibili agli investitori a livello globale.

Inoltre, stabilisce un sistema di registrazione e un quadro di supervisione per i revisori esterni dei green bond europei.

Per evitare il greenwashing nel mercato dei green bond in generale, il regolamento prevede anche alcuni requisiti di divulgazione volontaria per altre obbligazioni sostenibili dal punto di vista ambientale e legate alla sostenibilità emesse nell’UE.

I Green bond dal punto di vista ambientale sono uno dei principali strumenti per il finanziamento di investimenti legati alle tecnologie verdi, all’efficienza energetica e all’uso efficiente delle risorse, nonché alle infrastrutture di trasporto sostenibile e alle infrastrutture di ricerca.

In base all’accordo provvisorio, tutti i proventi delle EuGB dovranno essere investiti in attività economiche allineate alla tassonomia dell’UE, a condizione che i settori interessati siano già coperti da tale tassonomia.

Per i settori non ancora coperti dalla tassonomia UE e per alcune attività molto specifiche è prevista una franchigia del 15%. Questo per garantire l’utilizzabilità dello standard europeo per i green bond fin dall’inizio della sua esistenza.

L’uso e la necessità di questa flessibilità sarà rivalutato con il progredire della transizione dell’Europa verso la neutralità climatica e con il numero sempre crescente di opportunità di investimento interessanti e verdi che si prevede diventeranno disponibili nei prossimi anni.

Per quanto riguarda la vigilanza, le autorità nazionali competenti dello Stato membro d’origine designato (in linea con il Regolamento sul prospetto) dovranno controllare che gli emittenti rispettino gli obblighi previsti dal nuovo standard.

L’accordo è provvisorio, poiché deve ancora essere confermato dal Consiglio e dal Parlamento europeo e adottato da entrambe le istituzioni prima di diventare definitivo.

La sua applicazione inizierà 12 mesi dopo la sua entrata in vigore.

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