EBA e la BCE hanno pubblicato l’edizione 2025 del rapporto congiunto sulle frodi nei pagamenti, con i dati semestrali inviate dai prestatori di servizi di pagamento (PSP) dal 2022 al 2024.
L’art. 96, par. 6, della Direttiva (UE) 2015/2366 (PSD2) impone infatti ai PSP di comunicare alle rispettive Autorità nazionali competenti i dati statistici sulle frodi relative ai diversi mezzi di pagamento; le Autorità nazionali, a loro volta, sono tenute a fornire tali dati in forma aggregata sia ad EBA che alla BCE.
Gli obblighi di segnalazione dettagliati sono stabiliti negli Orientamenti EBA sulla segnalazione delle frodi ai sensi della PSD2 (EBA/GL/2018/05) e dal Regolamento (UE) n. 1409/2013 della BCE sulle statistiche sui pagamenti, che impone ai PSP situati nell’area dell’euro di segnalare i dati sulle frodi nei pagamenti alle rispettive banche centrali nazionali, che a loro volta sono tenute a condividere i dati in forma aggregata con la BCE.
I dati previsti sia dagli Orientamenti EBA sia dal Regolamento BCE vengono segnalati ad entrambe le Autorità su base semestrale tramite un unico flusso di dati.
Il rapporto conferma che l‘obbligo legale di autenticazione forte del cliente (SCA), introdotto nel 2020, ha contribuito a ridurre i livelli di frode, anche se permane la necessità di una vigilanza costante e di adattare le misure di sicurezza per contrastare le nuove tipologie di frode emergenti.
Il rapporto valuta le frodi nei pagamenti segnalate dal settore nell’intero Spazio economico europeo (SEE), che ammontano a 3,4 miliardi di euro nel 2022, 3,5 miliardi di euro nel 2023 e 4,2 miliardi di euro nel 2024; esamina il numero totale di transazioni di pagamento e il sottoinsieme di transazioni fraudolente in termini di valore e volume.
Oltre ai valori aggregati, il rapporto presenta anche dati suddivisi per mezzo di pagamento (come bonifici, addebiti diretti, pagamenti con carta, prelievi di contanti e transazioni di moneta elettronica), nonché per singolo Paese SEE.
In sintesi:
- le transazioni verificate con SCA sono state generalmente meno soggette a frodi rispetto a quelle senza, in particolare i pagamenti con carta
- per altre tipologie di pagamento, come i bonifici, questo effetto è stato meno evidente
- le frodi sui pagamenti con carta sono state 17 volte più elevate quando il destinatario del pagamento si trovava al di fuori del SEE, dove la SCA non è richiesta dalla legge e spesso non viene utilizzata.
Il rapporto conferma quindi l’impatto positivo dei requisiti SCA introdotti dalla Direttiva UE sui Servizi di Pagamento (PSD2) rivista nel 2020 e degli standard tecnici di supporto emanati da EBA, in stretta collaborazione con la BCE, nel 2018.
Tuttavia, il rapporto evidenzia anche l’emergere di nuove tipologie di frode, che spesso prendono di mira transazioni per le quali è applicata un’esenzione SCA o che manipolano gli utenti legittimi per autenticare transazioni fraudolente.
Inoltre, il rapporto mostra che la distribuzione delle perdite dovute a frode varia a seconda dello strumento di pagamento e che vi sono differenze significative all’interno del SEE nel 2024:
- le perdite complessive per i bonifici sono state pari a 2,200 miliardi di euro (con un aumento del 16% su base annua), principalmente a causa di truffe che hanno indotto gli utenti ad avviare transazioni fraudolente
- per i pagamenti con carta emessa nell’UE/SEE sono state pari a 1,329 miliardi di euro (con un aumento del 29% su base annua).
