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Evasione e pianificazione fiscale aggressiva: consultazione UE

31 Agosto 2022
Di cosa si parla in questo articolo

La Commissione europea ha avviato una consultazione con lo scopo di intensificare la lotta all’evasione fiscale e alla pianificazione fiscale aggressiva nell’Unione europea.

In particolare, evidenzia la Commissione, i Panama Papers e i Pandora Papers, hanno dimostrato che le strutture fiscali complesse, che comprendono generalmente entità di comodo (“shell entities”) e portano all’evasione fiscale e alla pianificazione fiscale aggressiva, sono concepite da facilitatori.

Inoltre sia il Parlamento europeo che il Comitato economico e sociale europeo hanno più volte invitato la Commissione a introdurre norme mirate per i facilitatori.

Più di recente le relazioni dell’ICIJ hanno mostrato come cittadini russi che figurano sull’elenco delle sanzioni abbiano occultato il loro patrimonio nei paradisi fiscali “con l’aiuto di facilitatori occidentali”.

La presente iniziativa mira ad affrontare il ruolo che i facilitatori possono svolgere nell’agevolare meccanismi o sistemi che portano all’evasione fiscale o alla pianificazione fiscale aggressiva.

Impedire ai facilitatori di creare in paesi terzi strutture complesse, il cui obiettivo è erodere la base imponibile degli Stati membri attraverso l’evasione fiscale e la pianificazione fiscale aggressiva, è un altro passo importante e necessario nel costante impegno della Commissione a combattere tali attività.

Questa iniziativa interagirà con le iniziative esistenti volte a contrastare l’evasione fiscale e la pianificazione fiscale aggressiva.

La direttiva (UE) 2018/822 del Consiglio che modifica la direttiva relativa alla cooperazione amministrativa nel settore dell’imposizione (diretta) (“DAC6“) impone agli intermediari dell’UE di comunicare alle amministrazioni fiscali degli Stati membri le informazioni sui meccanismi transfrontalieri soggetti all’obbligo di notifica che potrebbero essere utilizzati per la pianificazione fiscale aggressiva.

L’obiettivo principale della DAC6 è fornire alle amministrazioni fiscali informazioni sui meccanismi fiscali potenzialmente aggressivi, in modo che possano reagire alle pratiche fiscali dannose e colmare le lacune mediante l’adozione di norme o l’esecuzione di valutazioni del rischio e audit fiscali approfonditi.

Tali audit e/o conseguenze fiscali sono in linea di principio rivolti al contribuente e non al facilitatore coinvolto nel meccanismo transfrontaliero soggetto all’obbligo di notifica.

Analogamente, le amministrazioni fiscali dispongono di meccanismi antielusione, come la direttiva anti-elusione (ATAD), rivolti ai contribuenti, ma che non colpiscono coloro che facilitano la messa in atto di tali strutture.

Nel contempo la presente iniziativa sfrutterà anche le misure attuali e future della direttiva antiriciclaggio e della direttiva sugli informatori.

L’obiettivo della consultazione pubblica è raccogliere i pareri dei portatori di interessi sul ruolo dei facilitatori che contribuiscono all’evasione fiscale e alla pianificazione fiscale aggressiva, sull’entità del problema, sulla necessità di un’azione dell’UE e sulle possibili risposte strategiche.

La consultazione avrà termine il 12 ottobre 2022.

La consultazione è disponibile al seguente link.

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