La Commissione UE ha divulgato il testo della proposta di regolamento sull’istituzione di portafogli aziendali europei (European Business Wallets), volta a ridurre gli oneri amministrativi e garantendo l’accesso a un’identificazione digitale sicura e affidabile oltre confine.
Lo strumento giuridico mira a fornire un quadro digitale armonizzato, affidabile e di facile utilizzo per gli operatori economici e gli enti pubblici, al fine di identificare, autenticare e scambiare dati in modo sicuro e con piena efficacia giuridica oltre i confini dell’UE.
I recenti sviluppi tecnologici e sociali richiedono un nuovo approccio armonizzato e digitale alle interazioni tra imprese e pubblica amministrazione; l’intelligenza artificiale, il cloud computing e l’identità digitale sicura si stanno sviluppando a un ritmo senza precedenti, influenzando il modo di fare impresa in Europa: i processi sono passati dall’essere basati su documenti all’essere automatizzati e basati sui dati.
Questi sviluppi, uniti alle priorità strategiche dell’UE in materia di competitività, sovranità digitale, semplificazione e servizi pubblici digitali per impostazione predefinita, creano la necessità di soluzioni agili, in grado di supportare transazioni commerciali transfrontaliere affidabili su larga scala.
In tutta l’Unione, le autorità pubbliche operano ancora in ambienti digitali eterogenei che limitano la piena realizzazione dei servizi pubblici transfrontalieri: l’eGovernment Benchmark 2024 mostra che mentre l’88% dei servizi pubblici è disponibile online per gli utenti nazionali, gli utenti transfrontalieri possono accedere digitalmente solo al 56% di tali servizi e le barriere all’interoperabilità rimangono tra i principali ostacoli a un’amministrazione pubblica elettronica efficiente.
Per gli operatori economici attivi in più Stati membri, garantire transazioni fluide, come la registrazione fiscale, il rilascio di licenze o le domande di appalto, è fondamentale per rimanere competitivi.
La digitalizzazione delle interazioni significa procedure amministrative più efficienti, una migliore erogazione dei servizi e opportunità di riqualificazione delle risorse pubbliche per compiti più strategici: i dati dimostrano che la digitalizzazione nel settore pubblico può rendere le amministrazioni più efficaci, sia espandendo i servizi senza budget aggiuntivi, sia ridistribuendo le risorse umane verso attività di maggior valore.
L’assenza di un canale affidabile e standardizzato per le interazioni tra imprese e pubblica amministrazione e tra imprese che consenta lo scambio di attributi compromette la tracciabilità e la sicurezza: le credenziali vengono spesso condivise tramite e-mail o portali proprietari, che offrono limitate garanzie di autenticità, aumentando l’esposizione a pratiche fraudolente, come le truffe sulle fatture, che generano già oltre 26 milioni di euro all’anno di profitti illeciti, secondo Europol e EUIPO.
Pertanto, mentre la privacy e la divulgazione minima sono essenziali per le persone fisiche, le imprese richiedono trasparenza e tracciabilità degli scambi per supportare la gestione del rischio, la conformità e la prevenzione delle frodi.
L’UE ha già raggiunto un traguardo importante nel suo programma di semplificazione con il Quadro europeo per l’identità digitale (Regolamento e-IDAS 2), ovvero un sistema all’avanguardia, rispettoso della privacy e interoperabile per l’identificazione digitale, che consente a cittadini e persone giuridiche di condividere i dati in modo sicuro in UE.
La proposta relativa ai portafogli digitali aziendali europei (European Business Wallets) mira a integrare i portafogli europei per l’identità digitale, introducendo uno strumento digitale orientato al mercato, progettato per le esigenze specifiche delle transazioni commerciali.
In particolare, la proposta sui portafogli europei per le imprese soddisfa l’esigenza di semplificazione raggiungendo i seguenti obiettivi specifici:
- ridurre gli oneri amministrativi, semplificare i processi di conformità e migliorare l’erogazione dei servizi
- garantire che gli operatori economici e gli enti pubblici abbiano accesso a un’identificazione digitale sicura e affidabile a livello transfrontaliero, soddisfacendo le esigenze e la domanda degli utenti.
