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L’EPC segnala il passaggio finale al sistema SEPA da parte degli Stati non aderenti all’Euro

3 Novembre 2016
Di cosa si parla in questo articolo

Il Consiglio Europeo per i Pagamenti (EPC) segnala che il 31 ottobre 2016 ha segnato l’ultima tappa fondamentale del passaggio al sistema SEPA.

Da tale data, il trasferimento di credito e di debito diretto, denominato in Euro, da un soggetto localizzato in un paese SEPA non aderente all’Euro a un soggetto localizzato in un paese SEPA aderente all’Euro dovrà necessariamente avvenire mediante lo schema “SEPA Credit Transfer (SCT)” o lo schema “SEPA Direct Debit (SDD)”, entrambi gestiti dall’EPC.

Tale ultima tappa è prevista dal Regolamento (UE) n. 260/2012, che ha modificato il Regolamento (CE) n. 924/2009 relativo ai requisiti tecnici e commerciali per il trasferimento di credito o per il debito diretto in Euro, adottato nel 2012 e conosciuto come Regolamento SEPA.

Il passaggio coinvolge direttamente i seguenti Stati non aderenti all’Euro, ma parte dell’Area Economica Europea: Bulgaria, Croazia, Danimarca, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Svezia e Ungheria.

Il passaggio segna un’armonizzazione degli strumenti di pagamento nell’area SEPA con riferimento al trasferimento di credito o al debito diretto in Euro.

L’EPC prosegue con i progetti per l’armonizzazione di altri settori di pagamento (istantaneo, mobile, tra privati).

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