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DPO: indagine EDPB sul loro ruolo

18 Gennaio 2024
Di cosa si parla in questo articolo

Il Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) ha pubblicato una relazione sulla designazione e sulla posizione dei Responsabili della protezione dei dati (DPO).

Il rapporto è il risultato di un’indagine coordinata a livello europeo ed elenca gli ostacoli attualmente incontrati dai DPO, insieme a una serie di raccomandazioni per rafforzare ulteriormente il loro ruolo.

L’EDPB, nel corso del 2023, aveva contattato diverse organizzazioni e DPO in tutto lo spazio economico europeo, coprendo un’ampia gamma di settori (enti pubblici e privati), raccogliendo numerosi dati sul profilo, la posizione e il lavoro dei DPO a 5 anni dall’entrata in vigore del GDPR.

La maggior parte dei DPO intervistati dichiara di avere le competenze e le conoscenze necessarie per svolgere il proprio lavoro e di ricevere una formazione regolare; ha compiti chiaramente definiti in linea con il GDPR e non riceve istruzioni su come esercitare le proprie funzioni.

Inoltre, indicano di essere consultati nella maggior parte dei casi, di ricevere informazioni sufficienti per svolgere i loro compiti e che le loro opinioni vengono seguite sufficientemente.

Inoltre, la maggior parte ritiene di avere i mezzi per svolgere il proprio lavoro.

Tuttavia, sono ancora numerosi i DPO che segnalano:

  • la mancanza di designazione di un DPO, anche se obbligatoria;
  • la mancanza di risorse sufficienti o conoscenze specialistiche per il DPO;
  • la mancanza di specifici incarichi dei DPO in ordine ai compiti richiesti dalla legge sulla protezione dei dati;
  • la mancanza di indipendenza o di reporting ai vertici aziendali.

Per affrontare le sfide individuate, il rapporto elenca alcune raccomandazioni per le organizzazioni, le DPO e le Autorità di protezione dei dati, al fine di rafforzare l’indipendenza delle DPO e garantire che dispongano delle risorse necessarie per svolgere i loro compiti.

Tra le altre cose, il rapporto raccomanda alle Autorità di protezione dei dati a svolgere maggiori attività di sensibilizzazione, informazione e azioni di contrasto.

L’EDPB incoraggia altresì le organizzazioni a garantire che i DPO abbiano sufficienti opportunità, tempo e risorse per aggiornare le proprie conoscenze e conoscere gli ultimi sviluppi.

Il rapporto in oggetto è corredato da due appendici:

  • le statistiche raccolte durante l’indagine;
  • i rapporti nazionali.

La relazione nasce, specificamente, nell’ambito dell’azione coordinata di enforcement (CEF) dell’EDPB, recante un ruolo centrale nella strategia 2021-2023, volta a semplificare l’applicazione e la cooperazione tra le autorità di protezione dei dati.

L’EDPB segnala che l’azione CEF 2024 riguarderà l’attuazione del diritto di accesso da parte dei responsabili del trattamento dei dati.

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