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IVA

Direttiva sull’IVA nel commercio elettronico: in GU il decreto di attuazione

10 Giugno 2020
Di cosa si parla in questo articolo

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 145 del 9 giugno 2020 il decreto legislativo 1 giugno 2020, n. 45 di attuazione della direttiva (UE) 2017/2455 del Consiglio del 5 dicembre 2017 (c.d. Direttiva sull’IVA nel commercio elettronico), che modifica la direttiva 2006/112/CE e la direttiva 2009/132/CE per quanto riguarda taluni obblighi in materia di imposta sul valore aggiunto per le prestazioni di servizi e le vendite a distanza di beni.

Il decreto è stato approvato nel Consiglio dei Ministri dello scorso 21 maggio 2020. Come si legge nel comunicato stampa del Governo, le nuove disposizioni sono volte a ridurre gli oneri connessi alla fornitura all’interno dell’Unione europea dei servizi di telecomunicazione, di teleradiodiffusione e di quelli forniti per via elettronica resi nei confronti di committenti non soggetti passivi d’imposta, anche ampliando il novero dei prestatori di tali servizi che possono accedere al regime speciale del “mini sportello unico” (conosciuto come MOSS, acronimo di “Mini One Stop Shop”).

In particolare, la direttiva ha introdotto una soglia a livello europeo entro la quale i servizi delle categorie già elencate, resi per via elettronica, forniti in Stati membri diversi da quello di stabilimento del prestatore, sono imponibili ai fini IVA nello Stato di stabilimento, derogando quindi ai criteri di territorialità previsti in via generale laddove rese nei confronti di committenti non soggetti passivi.

Allo stesso tempo si è introdotto l’obbligo, nel caso in cui si sia optato per l’utilizzo del regime MOSS, dell’adozione delle norme in materia di fatturazione dello Stato membro di identificazione del prestatore.

Quest’ultimo, quindi, sebbene fornisca servizi in più di uno Stato dell’Unione europea, dovrà rispettare le regole di fatturazione di un unico Stato membro, quello di identificazione.

Il decreto entra in vigore a partire dal 10 giugno 2020.

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