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Digitalizzazione giustizia: il testo del Regolamento approvato dal Parlamento UE

30 Marzo 2023
Di cosa si parla in questo articolo

Il Parlamento europeo ha reso nota la sua posizione riguardo alla proposta di Regolamento sulla digitalizzazione della cooperazione giudiziaria e dell’accesso alla giustizia in materia civile, commerciale e penale a livello transfrontaliero. Secondo il Parlamento, una cooperazione giudiziaria transfrontaliera efficiente richiede una comunicazione sicura, affidabile ed efficiente in termini di tempo tra gli organi giurisdizionali e le autorità competenti.

Il Parlamento europeo ritiene che tale cooperazione debba essere svolta in modo da non creare oneri amministrativi sproporzionati e da risultare resiliente nelle situazioni di forza maggiore. L’accesso alla giustizia entro un termine ragionevole è un aspetto cruciale del diritto a un giudice imparziale sancito dall’articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, tanto per le persone fisiche quanto per quelle giuridiche.

Il Parlamento europeo afferma che le norme in materia di digitalizzazione stabilite nella presente proposta mirano a migliorare l’accesso alla giustizia e l’efficienza dei flussi di comunicazione inerenti alla cooperazione tra autorità giudiziarie e altre autorità competenti nelle cause transfrontaliere dell’UE. Il ricorso a tecnologie digitali può rendere più efficienti i sistemi giudiziari, alleviando gli oneri amministrativi, abbreviando i tempi di trattazione delle cause e automatizzando parzialmente la gestione delle cause.

Il Parlamento europeo tuttavia evidenzia che lasciare agli Stati membri lo sviluppo di soluzioni informatiche nazionali proprie può portare ad un approccio frammentato e a rischi relativi a soluzioni non compatibili.

Pertanto, al fine di assicurare un approccio comune rispetto al ricorso a tecnologie moderne nella cooperazione giudiziaria e nell’accesso alla giustizia a livello transfrontaliero, la presente iniziativa mira a garantire la disponibilità e l’uso di mezzi elettronici di comunicazione nelle cause transfrontaliere tra le autorità giudiziarie ed altre autorità competenti degli Stati membri. Inoltre, si prevede l’ammissione del ricorso a mezzi elettronici di comunicazione nelle cause transfrontaliere tra persone fisiche, persone giuridiche, organi giurisdizionali e autorità competenti, fatta eccezione per le cause soggette all’applicazione di normative in materia di notificazione o comunicazione di atti.

Il Parlamento europeo prevede anche la facilitazione della partecipazione delle parti alle udienze nei procedimenti civili e penali transfrontalieri in videoconferenza o altra tecnologia di comunicazione a distanza, per finalità diverse dall’assunzione di prove nelle cause civili e commerciali. Inoltre, si intende assicurare che ai documenti o atti non sia rifiutata o negata l’efficacia giuridica esclusivamente sulla base della loro forma elettronica e che firme e sigilli elettronici siano validi.

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